Meteo impazzito. Crollo termico di 25 gradi in otto giorni. Riaccesi i caloriferi al Centro Nord, neve a bassa quota. Italia divisa a metà: Nord travolto dal cielo, siccità in Sicilia. “È una calamità” dice Coldiretti citando i danni per le campagne. Mai visto un aprile così. Ma che sta succedendo?
Meteo impazzito, colpa di un vortice polare
Lo ha spiegato il meteorologo e colonnello Mario Giuliacci, 84 anni, una vita dedicata alle previsioni del tempo: “È tutta colpa del mutamento del vortice polare ma a fine settimana torna la Primavera. Il vortice polare si è scomposto portando l’aria gelida verso latitudini più basse fino alla nostra Penisola. La massa di aria gelida che solitamente staziona al di sopra del circolo polare artico è di solito contenuta dal vortice polare. Però accade a volte che questa massa si disunisca, si scomponga, e che quindi quell’aria gelida venga trascinata fuori dalla sua normale sede verso più basse latitudini, in questo caso appunto fino in Italia”.
Colpo di coda dell’inverno
Crollo termico clamoroso. La colonnina di mercurio è scesa con picchi anche di 25 gradi in alcune località. Risultato: temperature sotto lo 0 e spazzaneve al lavoro sull’Appennino tosco-emiliano. Aggiunge Giuliacci: “Non è insolito che questo avvenga anche in questo periodo dell’anno, ma non è certo una cosa frequente. In questi anni non era mai accaduto in maniera così significativa, con temperature da fine inverno”. Il ponte del 25 aprile non sfuggirà del tutto a questa stangata, ma poi, secondo Giuliacci, dovrebbe tornare la primavera. E quest’estate? I meteorologi concordano: sarà un’estate calda e afosa come quella del 2023, ma non sarà un’estate da record.
Turisti titubanti
Sono 14 milioni i vacanzieri del ponte ma il freddo ha gelato gli affari specie nella riviera Adriatica: registrate tante disdette e gli hotel costretti ad abbassare i prezzi. Nei 450 hotel aperti a Rimini, ad esempio, si trovano camere anche a 50€ a notte nel tentativo di intercettare il last minute. Dunque non sarà un ponte da tutto esaurito, tuttavia il lavoro non mancherà. Ci sono strutture piene da tempo perché hanno intercettato le prenotazioni di gruppi sportivi o congressuali. Congressi e sport restano presenze importanti. Tuttavia il meteo sta incidendo oltre il prevedibile.
La siccità in Sicilia
Mentre i caloriferi sono entrati in funzione in Piemonte, Firenze, Bologna, Parma, Verona, Udine fino all’Abruzzo, da L’Aquila a Pescara, tutta un’altra musica si registra al Sud. In Sicilia non piove in maniera abbondante e significativa da 1 anno. La siccità impone divieti a Palermo per evitare lo spreco dell’acqua. La regione Sicilia ha già chiesto lo stato di emergenza, immaginando di dover preservare l’acqua corrente in vista dell’estate. E si teme anche il rischio di ripercussioni per la stagione turistica.