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La ragazzina violentata a 12 anni e il video sul telefonino dell’amica

Quando i medici del pronto soccorso pediatrico dell’ospedale di Modena si sono trovati di fronte il suo caso non c’hanno messo molto a capire quello che era successo: la paziente di 12 anni che si era presentata accompagnata dai familiari aveva chiari segni di una violenza sessuale. E’ cominciata così la storia che in questi giorni ha scioccato Modena: una ragazzina di 12 anni, residente in una località della provincia, sarebbe stata abusata sessualmente da altri due ragazzi appena più grandi di lei, di 15-16 anni. Non in luoghi minacciosi o insicuri, ma al chiuso di casa sua. Questi sono solo i contorni di una vicenda della quale dovranno essere ricostruiti il contesto e i protagonisti e che è e rimarrà stretta nel massimo riserbo, vista la giovanissima età dei soggetti coinvolti. La procura dei minori ha aperto un fascicolo ipotizzando il reato di violenza di gruppo ai danni di minore. Ci sarebbe anche video trovato sul telefonino della sua amica, molto probabilmente per fornire prove di quanto accaduto sotto ai suoi occhi.

Quello che è stato ricostruito dovrà però essere definito nei particolari dalle forze dell’ordine che indagano sulla vicenda a partire da oggi, quando la ragazza andrà in Questura a Modena, accompagnata dai familiari, per essere ascoltata da personale della polizia appositamente formato, anche dal punto di vista psicologico, per raccogliere racconti e testimonianze di una sfera così delicata. In seguito gli inquirenti sentiranno anche le altre persone coinvolte a vario titolo nella vicenda, a cominciare dai due ragazzi appena più grandi, ma comunque minorenni (avrebbero fra i 15 e i 16 anni) che, se le circostanze dovessero trovare un riscontro puntuale, rischiano un’accusa gravissima come violenza sessuale di gruppo.

Cosa è successo

L’episodio, secondo quanto anticipato da Trc Modena, sarebbe avvenuto nei giorni scorsi, ma è emerso solo sabato quando dall’ospedale è partita la segnalazione. La vicenda infatti risalirebbe a una decina di giorni fa, ma quello di sabato non è stato il primo accesso in ospedale. Già nei giorni scorsi, quando si era decisa a raccontare tutto, c’era stato, infatti, un primo accesso al pronto soccorso pediatrico e da lì sono sono partiti una serie di accertamenti, come previsto in questi casi, che hanno riguardato anche la psicologia e la ginecologia dell’ospedale modenese. Un lavoro di team che avrebbe confermato gli abusi e fatto scattare la segnalazione alle forze dell’ordine. Tutto sarebbe nato come una giornata tra amici, poco più che coetanei. La violenza si sarebbe, infatti, consumata a casa della ragazzina che, insieme a un’amica, aveva invitato a casa gli altri due ragazzi, che dopo una serie di avance avrebbero abusato di lei.

Oggi cominceranno le indagini e la 12enne sarà sicuramente la prima ad essere sentita, in forma protetta e alla presenza di uno psicologo, per cominciare a ricostruire i fatti. Si dovrà innanzitutto capire cosa ha fatto trasformare quello che sembrava un tranquillo pomeriggio fra adolescenti in un incubo che, comunque vada, lascerà un segno indelebile nella vita di una giovane donna. 

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