Oggi, la Procura di Velletri dovrebbe affidare l’incarico per l’autopsia presso il Policlinico di Tor Vergata, un passo cruciale per comprendere le cause del decesso della ragazza di 26 anni, residente a Colli Aniene. Al momento, il datore di lavoro della giovane, un 39enne titolare di centri estetici e negozi di parrucchieri a Roma, non risulta indagato. Tuttavia, potrebbe essere coinvolto nelle indagini nelle prossime ore, considerando che è stato lui a scoprire il corpo senza vita della 26enne sul divano del suo appartamento a Ciampino nella prima mattinata di sabato scorso, dopo aver trascorso con lei la serata e la notte in alcuni locali ai Parioli e al “Jackie O'” al Pinciano. L’uomo avrebbe negato di aver assunto stupefacenti insieme alla giovane, con cui aveva una relazione da qualche tempo. Secondo le indagini, i due avrebbero invece consumato alcol durante la serata. È possibile che le bevande alcoliche abbiano provocato un malore fatale per la ragazza, che stava assumendo farmaci anticoagulanti da circa due settimane a seguito di un intervento al setto nasale. Questo mix potrebbe averla uccisa nel sonno, un’ipotesi attualmente al vaglio degli investigatori, specialmente considerando che sul divano sono state trovate tracce di sangue, presumibilmente provenienti dal naso o dalla bocca della giovane. È stato lo stesso datore di lavoro e compagno della giovane a segnalare la presenza di queste tracce, quando si è svegliato sabato mattina nella sua camera da letto al piano superiore e ha trovato la 26enne immobile sul divano, cercando di rianimarla prima di chiamare il 112.
Home » Trovata morta sul divano, i punti da chiarire: i farmaci anticoagulanti, i soccorsi del compagno e gli esami tossicologici