Da settembre sale da 460 a 500 euro l’importo della social card ‘Dedicata a te’ per le famiglie con redditi bassi e figli a carico.
La card vale per l’acquisto di beni alimentari e non solo. Sono stanziati 676 milioni, 500 euro a tessera, con un aumento di 40,3 euro, e 30mila beneficiari in più, 1.330.000. Lo ha detto il ministro dell’agricoltura Francesco Lollobrigida alla presentazione a Palazzo Chigi.
Il 4 giugno è stato firmato il decreto ministeriale che avvia la misura. “Tutti i beneficiari avranno la disponibilità della carta entro settembre”, ha spiegato Lollobrigida. Introdotte nuove categorie di acquisto come prodotti Dop e Igp, ortaggi, surgelati, prodotti da forno, tonno e carne in scatola.
Nessuna “ricottina” ma un “intervento massiccio” contro il disagio sociale che con il governo Meloni “è diminuito”, ha detto il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida. Il governo, ha aggiunto Lollobrigida, “è stabile, non litigioso, lavoriamo in sintonia tra ministeri e tra enti”.
“L’effetto drammatico” dell’eliminazione del reddito di cittadinanza per quanti sono abili al lavoro “è stato l’aumento dell’occupazione, meno sperperi, protezione del sistema Italia, più equità e giustizia, in grado di attrarre il mondo dell’impresa”, ha detto Lollobrigida.
“Ringrazio per le puntualizzazioni ma occorre fare attenzione a un quadro generale, al piano strategico di azione che riteniamo più efficace rispetto a sistemi di elargizione”, ha concluso.
“Ringrazio il ministro Giorgetti che in una difficoltà complessiva di bilancio è riuscito a non togliere risorse alle famiglie in difficoltà”. ha concluso Francesco Lollobrigida in conferenza stampa. La card “è un intervento che è all’interno di un insieme di interventi”.
In particolare 200 milioni per gli Enti caritatevoli. “Andiamo a intervenire su un quadro che emerge e certificato” per quanto riguarda la platea dei soggetti destinatari della card, ha sottolineato il ministro.
I controlli sui beneficiari della social card “da oggi saranno fatti ex ante, ciò vuol dire erogare la misura a chi ne ha veramente diritto”, ha dichiarato il presidente dell’Inps, Gabriele Fava.
“Questa misura – ha spiegato – è giustissima ed è totalmente in linea con l’idea dell’Inps, che mette al centro le persone. Verrà molto meglio governata e monitorata dall’istituto, che ha individuato la platea dei beneficiari”.
ln particolare l’Inps “ha progettato e sviluppato applicazioni web per i Comuni, gestisce i flussi di comunicazione e garantisce l’efficienza delle procedure e la rendicontazione dei dati”.