Ricca di piogge e anche di neve sulle Alpi, la primavere meteorologica – da marzo a maggio – non ha fatto mancare acqua al distretto del Po che per il momento archivia il rischio siccità. Il bilancio è dell’autorità AdPo – ministero dell’Ambiente. Nel periodo in esame, osserva AdPo, il manto nevoso sui rilievi alpini, in molti casi, ha raggiunto o superato i valori massimi del periodo. I grandi laghi regolati hanno raggiunto e mantenuto per diversi giorni il massimo volume di invaso. Le portate medie mensili dei corsi d’acqua sono risultate superiori ai valori di riferimento e il Po, nel mese di marzo, ha registrato la portata media mensile più alta mai misurata in questo mese negli ultimi cent’anni.
La Romagna è la porzione del Distretto del fiume Po dove gli accumuli precipitativi registrati da marzo ad aprile sono risultati in media o poco al di sotto. Per ora, quindi, l’estate meteorologica, che è iniziata il primo giugno e terminerà il 31 agosto, “può contare su di un’ottima disponibilità idrica” nel distretto, in attesa di ulteriori piogge che nei prossimi giorni interesseranno gran parte del Nord Italia. In conclusione, spiega Francesco Tornatore, responsabile dell’Osservatorio per gli utilizzi idrici, al momento “non si intravedono criticità particolari per il soddisfacimento dei diversi fabbisogni (irriguo, industriale, produttivo e civile) nelle prossime settimane” ma “la perdurante instabilità meteorologica, accompagnata da fenomeni anche estremi, sta creando diversi problemi al sistema agricolo distrettuale.”