Troppa Spagna, troppa poca Italia. Azzurri mai in partita. “Sconfitta giusta”, ha riconosciuto il Ct Spalletti che ha detto: ”La differenza l’ha fatta la freschezza, e loro lo erano molto più di noi. Per questo abbiamo fatto spesso letture ritardate della partita. E si è visto ; la chiave del problema è sempre la stessa, eravamo sotto il nostro livello per reazione, per accompagnare, per ritornare su retropassaggi, erano più freschi di noi. Con 3-4 giocatori più freschi abbiamo creato di più con situazioni che potevano portarci a pareggiare. Gli spagnoli hanno vinto meritatamente “.
La fotografia dei nostri limiti
Piccola Italia. Donnarumma ha tenuto in piedi gli azzurri dominati per 90’: 10 tiri in porta a 0 per loro. Poche storie, non si salva nessuno, a parte Gigio . Ma restiamo ancora in corsa. Lunedì con la Croazia ci basterà un pari. Restano i problemi di fondo: il livello tecnico della Nazionale è quello che è. In particolare hanno deluso gli uomini su cui contavamo di più e cioè Jorginho, Chiesa, Scamacca. Jorginho è parso un fantasma, non ha fatto niente del suo repertorio: né il regista, né il pilota, né il marcatore. Chiesa è stato l’ombra di sé, mai un dribbling riuscito, Cucurella lo ha spento subito inchiodandolo ai suoi limiti di oggi.
Scamacca ha purtroppo solo il fisico ma con la Spagna ha lottato poco; ha dato l’impressione addirittura di essere pigro. Ma non meglio di lui ha fatto Retegui sempre fuori dal gioco. Anche il resto della compagnia non ha brillato. Di Lorenzo è andato in confusione fin dal primo minuto con lo scatenato Williams, Dimarco è l’ombra di quello visto con l’Inter. Frattesi ha vagato per il campo senza mai affondare; Pellegrini è annegato nella discontinuità. Cristante ha sostituito Jorginho e ha preso un giallo in meno di un minuto. Da dimenticare Cambiaso dentro per Chiesa. Una serata da dimenticare. Il solo Bastoni non ha perso mai la testa come peraltro Calafiori. Ma c’è l’autogol a macchiare la sua partita. Sotto tono pure Barella , il migliore con l’Albania; la ripresa da play unico lo ha spento.
LUNEDÌ SARÀ SPAREGGIO CON LA CROAZIA – Spalletti non demorde. È convinto che nella sfida con la Croazia, la “differenza” la faremo noi. E aggiunge: ”Anzitutto bisognerà recuperare, poi molto dipenderà da come si arriverà noi”. Problema principale: l’attacco non punge, ancora a secco dopo due gare.