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Maltempo su Emilia Romagna e Veneto, ingenti danni. Tromba d’aria a Rovigo

L’ondata di maltempo annunciata dalla Protezione Civile dell’Emilia-Romagna con l’allerta meteo arancione in vigore già oggi, martedì 25 giugno, si è abbattuta prevalentemente sull’entroterra appenninico tra Cesena e Forlì in Emilia Romagna. Ed anche domani è annunciata un’allerta arancione su Emilia-Romagna e gialla su parte di Veneto, Lombardia, Piemonte e Toscana. 

Nelle ultime 48 ore, in Italia 51 nubifragi e gravissimi danni. A Rovigo c’è stata una bomba d’acqua sulla città ed è stato avvistato un tornado che ha provocato apprensione. Al momento però, in nessuna zona d’Italia su cui si è abbattuto fortemente il maltempo vengono segnalati dispersi. Almeno 100 gli interventi richiesti ai Vigili del Fuoco. 

Il maltempo in Emilia Romagna

A Bagno di Romagna in provincia di Cesena-Forlì, i Vigili del fuoco, con tre squadre, sono al lavoro a causa di una decina di allagamenti, garage e scantinati, causati dalle forti precipitazioni. Allagamenti anche all’ospedale Angioloni di San Piero in Bagno. Non si segnalano comunque situazioni critiche o di pericolo per le persone. A Campigna sono caduti già oltre 112 millimetri di pioggia, ma da segnalare anche i 64,7 millimetri caduti a Civitella di Romagna, dove in mattinata si è verificato qualche piccolo allagamento lungo la strada Bidentina. A Tredozio, caduti oltre 85 millimetri, e al Passo della Calla 70 millimetri di pioggia. A Ridracoli il livello del lago artificiale alle spalle della diga è cresciuto di oltre 20 centimetri raggiungendo oltre l’80% della capienza totale dell’invaso.

L’allerta maltempo è diventata intanto rossa per rischio idraulico legato alle piene dei fiumi, nelle pianure emiliane che vanno da Modena a Piacenza. Arancione invece è l’allerta nella montagna e nella collina emiliana centrale.  L’allerta arancione estesa anche a domani riguarda in particolare l’Appennino bolognese e ravennate. Sono attesi temporali, anche di forte intensità, con possibili danni associati. Il rischio è che si possano generare frane, ruscellamenti e rapidi innalzamenti dei livelli idrometrici nei corsi d’acqua, prossimi alle soglie 2 nei bacini del settore centrale della regione. 

Il maltempo in Veneto

Sono numerose, in provincia di Vicenza, le strade chiuse al traffico a causa di frane e smottamenti provocati dall’ondata di maltempo delle ultime 48 ore, e che vedono i tecnici dell’azienda Vi.Abilità della Provincia al lavoro per ripristinare la circolazione. Ha intanto riaperto a senso unico alternato la provinciale 65 del Tretto a Schio (Vicenza), chiusa ieri per un esteso movimento franoso che ha interessato l’area, dove sono intervenuti i vigili del Fuoco, oltre agli stessi operai dell’ente provinciale, che hanno ripreso stamane il lavoro per rimuovere il materiale dalla carreggiata. A seguire proseguiranno le operazioni di messa in sicurezza. Lavori in corso anche sulla provinciale 104, a Calvarina di Arzignano, chiusa da fine maggio, quando una frana ha interessato l’intera carreggiata che in settimana, meteo permettendo, dovrebbe riaprire. Frane in atto anche lungo la provinciale 124 a Priabona, nel comune di Malo, dove i lavori proseguono con la strada attualmente percorribile a senso unico alternato.

Pioggia al Nord provocata dalla “goccia fredda”

L’estate sta dunque tardando su gran parte d’Italia, Sud in parte escluso. Ciò è dovuto alla cosiddetta “goccia fredda“, un fenomeno meteorologico che si verifica quando una massa d’aria fredda situata in alta quota, si isola dal flusso principale della circolazione atmosferica. Questo avviene spesso a causa del passaggio di un anticiclone che blocca il flusso delle correnti più calde, permettendo all’aria fredda di staccarsi e formare una “goccia” separata. Ed è proprio quello che sta succedendo in queste ore su parte d’Italia. 

 

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