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Lite per un pallone finisce con insulti razzisti, botte e bottigliate in testa

Una lite per un pallone tra ragazzini è degenerata con insulti razzisti, spintoni, bottigliate, coinvolgendo genitori e anche passanti. L’episodio è accaduto al parco Giordano Sangalli, in zona Tor Pignattara, alla periferia di Roma. Tutto è nato domenica sera quando un gruppo di bambini indiani, di età compresa tra gli 8 e i 10 anni, è andato a chiedere di riavere il pallone ad alcuni ragazzini romani, di poco più grandi, che lo avevano preso per fare qualche tiro vedendolo nel parco. A un loro rifiuto, i bambini hanno chiamato i genitori che sono arrivati per difenderli.

Scatta la rissa anche tra genitori

La lite si è ben presto allargata ad altri conoscenti dei due gruppi. Nel parapiglia sono state pronunciate frasi razziste e dalle parole si è poi passati anche alle mani. Due genitori dei bambini indiani e un cittadino del Bangladesh che passava lì per caso sono stati aggrediti e uno di loro colpito anche con una bottiglia. Il più grave dei tre, il papà di uno dei bimbi, è stato giudicato guaribile in 25 giorni per la frattura di una costola.

Sulla vicenda indagano i carabinieri della compagnia Casilina che stanno riascoltando diverse persone per ricostruire con esattezza l’accaduto e identificare gli aggressori. Al momento sembra che non ci siano motivi pregressi all’origine della violenza ma gli inquirenti valuteranno ogni ipotesi compresa quella di un reato a sfondo razziale. 

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