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Che tempo farà nei prossimi giorni: in arrivo temporali con rischio nubifragi, ecco dove

L’anticiclone africano, che ha dominato il clima in Italia nelle ultime settimane, è destinato a cedere il passo nelle prossime ore. Un nucleo di aria più fresca e instabile si sta avvicinando all’Italia, portando un cambiamento significativo nelle condizioni meteorologiche. Secondo Antonio Sanò, fondatore del sito iLMeteo.it, le previsioni per il weekend e la prossima settimana sono chiare. Già da ieri sera, una perturbazione interesserà il Nordest, portando instabilità residua su Triveneto e ferrarese sabato mattina, con gli ultimi rovesci e ampie schiarite in seguito. Tuttavia, nel pomeriggio di oggi, sabato 20 luglio, temporali potranno verificarsi nelle Marche meridionali e in Abruzzo, mentre il resto del Paese rimarrà soleggiato e molto caldo, con temperature che al Sud raggiungeranno i 39°C.

In arrivo temporali al Nord

Domenica ci sarà un cambiamento più marcato: un ciclone situato sulle Isole Britanniche guiderà una perturbazione temporalesca che colpirà il Nordovest al mattino e si sposterà verso il Nordest nel pomeriggio. Questa perturbazione, alimentata da venti meridionali e aria fresca in quota, potrà causare grandinate di grosse dimensioni, forti colpi di vento e, più raramente, trombe d’aria. Anche il Centro Italia sarà interessato da precipitazioni che raggiungeranno la Toscana e si estenderanno al resto delle regioni entro la sera e la notte. Le temperature subiranno un calo significativo, fino a 10-12°C al Nordovest, e un po’ meno marcato altrove.

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Che tempo farà nei prossimi giorni: in arrivo temporali con rischio nubifragi, ecco dove (foto ANSA) – Blitz quotidiano

Maestrale su tutt’Italia

L’arrivo dell’aria instabile dal Nord Europa influenzerà il clima per tutta la prossima settimana. Il Maestrale soffierà su tutte le regioni, mitigando la calura estiva e rendendola più sopportabile. Le temperature diminuiranno anche al Sud, mentre i temporali si svilupperanno nelle ore pomeridiane non solo sulle Alpi, ma anche sugli Appennini e occasionalmente nelle zone pianeggianti.

 

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