Nicolò Martinenghi ha regalato un momento di orgoglio all’Italia vincendo la medaglia d’oro nei 100 rana alle Olimpiadi di Parigi 2024. Il nuotatore di Varese, 24 anni, ha realizzato un’impresa straordinaria, precedendo il celebre avversario Adam Peaty. Nonostante il successo, Martinenghi ha scelto di non cantare l’inno nazionale durante la cerimonia di premiazione, spiegando che la sua decisione è dettata dalla scaramanzia. In un’intervista post-gara a Rai Sport, ha rivelato: “Il tempo non è dei migliori, ma a me interessa solo essere sul podio e sentire l’inno italiano, anche se non lo canto, non per menefreghismo, ma per scaramanzia.”
Un momento di riflessione e orgoglio
Martinenghi ha poi descritto il suo stato d’animo, sottolineando quanto abbia apprezzato quel momento unico. “Il podio è quel momento che ho per me stesso – ha dichiarato –. Rispetto a tre anni fa, il podio me lo sono goduto tutto e ho capito cosa mi stava succedendo attorno, tre anni fa non mi ricordo nemmeno cosa stessi provando.” L’emozione e l’incredulità erano palpabili mentre il nuotatore tentava di contenere la gioia e l’emozione per una vittoria che non pensava di poter raggiungere.
La vittoria e il supporto del team
Martinenghi ha inoltre espresso il suo gratitudine verso il suo allenatore Marco, che ha sempre creduto in lui: “Oggi Marco mi ha detto: ‘Se posso sbilanciarmi, sei tu oggi quello che in acqua starà meglio’”. Il nuotatore ha condiviso il momento con amici, famiglia e la sua ragazza, sottolineando il supporto incondizionato che ha ricevuto. Dopo aver festeggiato sul podio, Martinenghi ha concluso l’intervista con un messaggio di gratitudine: “Noi viviamo per questi momenti, ci sono tante cose che vorrei dire, ma un sorriso riassume meglio le parole che non si possono raccontare.”