“Ci difenderemo da ogni accusa. Con la coscienza a posto di chi non ha mai intascato un centesimo dei liguri, ma lasciamo una Liguria più ricca: di lavoro, di opportunità, di speranze”. Lo ha scritto su un lungo post sui social Giovanni Toti, dopo la liberazione. L’ex presidente di Regione Liguria ha commentato quanto accaduto dal 7 maggio scorso quando venne arrestato con l’accusa di corruzione. “Quello che è accaduto in questi tre mesi è un processo alla politica: ai finanziamenti, trasparenti e legali, agli atti, anch’essi legali e legittimi, che abbiamo ritenuto necessari e utili a far crescere la nostra terra.
Giovanni Toti, l’ex governatore della Liguria torna libero
“Tutto questo sarà tema di confronto in tribunale. Soprattutto spero sia oggetto di vera e definitiva riflessione della politica – ha scritto Toti-. Della politica tutta o, almeno, di coloro che non ritengono di usare opportunisticamente la giustizia a scopo politico. Mai come in questo caso l’autonomia della politica, la sovranità popolare, il suo finanziamento trasparente, la sua possibilità di indirizzare lo sviluppo e la crescita sono stati al centro del confronto tra la giustizia e il potere sovrano che discende dal popolo”.
“Mi siete mancati tanto”
“Sono mancato per un po’, e soprattutto mi siete mancati tanto. Grazie mille a tutti coloro che in questi 86 giorni tramite la famiglia, l’avvocato, e in ogni modo possibile, mi hanno fatto sentire il loro affetto e la loro vicinanza. È stato il maggior conforto in questi giorni bui”. Sono le prime parole che l’ex presidente di Regione Liguria Giovanni Toti ha detto verso le 12.30 di oggi, quando alcuni agenti della Guardia di Finanza sono entrati nella sua villetta ad Ameglia per notificargli la decisione del Gip.