Per Jannik Sinner è il momento del ritorno in campo, mentre arriva il durissimo sfogo del giornalista: tutta la verità sulla tonsillite.
Voltare pagina e guardare avanti. Per Jannik Sinner è arrivato il momento di rituffarsi in campo, di iniziare il cammino che lo porterà agli Us Open, ultimo Slam dell’anno. La parentesi olimpica del tennis mondiale è ormai chiusa e all’Italia, nonostante l’assenza del numero uno al mondo, non si può dire che sia andata male con la conquista di quella medaglia che mancava da ben 100 anni.
Per Sinner, invece, la settimana del torneo olimpico è stata quella delle polemiche e delle accuse, alcune davvero assurde. La sua relazione con Anna Kalinskaya è stata passata al setaccio, la tennista russa si è ritrovata al centro di un vero e proprio processo mediatico, come se quei giorni di relax e vacanza che i due giovani tennisti si sono concessi in Sardegna fossero la causa di tutti i mali del 22enne italiano.
Anche la guarigione dalla tonsillite è stata il pretesto per fare nuova polemica: c’è chi ha gridato al miracolo per il suo ritorno in campo a Montreal, mettendo in dubbio il fatto che sia stato proprio il malanno a spingere Sinner a rinunciare a Parigi 2024. Ma tra tante polemiche c’è anche chi ha deciso di schierarsi dalla parte del tennista: è durissimo lo sfogo del giornalista contro chi ha messo il numero 1 al mondo sotto accusa.
Sinner, tonsillite e Olimpiadi: il giornalista lo difende
Tante polemiche, tante accuse, ma c’è anche chi ha scelto di stare dalla parte di Sinner. Tifosi, certamente e anche tanti, ma anche giornalisti. Ad esempio su ‘affariitaliani.it’, Simone Rosti analizza la situazione che si è venuta a creare intorno al tennista di San Candido e attacca tutti coloro che hanno creato polemiche.
Per Rosti “il tennis centra zero con lo spirito olimpico, con la bandiera” e ricorda che “non è uno sport di squadra” ed ha regole decisamente particolari. Così, “chi ama il tennis, ama Sinner” così come Djokovic, Alcaraz e i campioni del passato che hanno fatto al storia di questo amato sport.
Ed allora chi vuole ritrovare la vera essenza di questo sport deve leggere dello scritto americano Wallace “Il tennis come esperienza religiosa“. “Leggetelo – scrive Rosti – e provino un po’ di imbarazzo coloro che straparlano di tennis e di Sinner“, quindi aggiunge: “Mi auguro che costoro tornino a occuparsi solo di calcio e della ‘maglia’ azzurra“. Insomma, il tennis non è uno sport per tutti e chi non apprezza Sinner farebbe meglio a dedicarsi ad altro.