Un imprenditore edile di Piacenza ha passato la più brutta vigilia di Ferragosto della sua vita, sepolto fino alla gola in una voragine che gli si è aperta improvvisamente sotto i piedi. Lo hanno estratto, incolume, i pompieri dopo 4 ore di frenetici scavi, sotto un sole a 35 gradi.
Il resoconto pubblicato dal quotidiano La Libertà di Piacenza ha il ritmo dell’horror. Ecco le spettacolari fasi del salvataggio che ha tenuto col fiato sospeso famigliari e soccorritori per ore.
Cosa è successo: la voragine e il salvataggio
Il 14 agosto Alfredo Ferrari, imprenditore edile piacentino di 58 anni stava lavorando, la vigilia d Ferragosto in un cantiere quando è stato letteralmente inghiottito da una voragine. La terra si è aperta sotto ai suoi piedi ed è sprofondato peri circa dieci metri. Ma dalla terra che lo imprigionava sporgeva fuori solo la testa.
Così è stato portato in salvo mercoledì pomeriggio Alfredo Ferrari. L’incidente è accaduto poco dopo le 15 a Case Marchesi, fra Travo, Rivergaro e Statto, in un cantiere allestito su un terreno destinato alla costruzione di una casa. Sembra che l’imprenditore fosse con altri operai all’interno del cantiere edile, forse per un sopralluogo, quando il terreno è improvvisamente ceduto sotto ai suoi piedi.
È sprofondato in una voragine per circa 10 metri ed è rimasto fuori solo il capo. Sopra la sua testa, le pareti di un crepaccio e il costante rischio, a un semplice movimento sbagliato, di rimanere completamente inghiottito dalla terra. Uno degli operai che si trovava con lui è stato il primo a soccorrerlo, togliendogli detriti dal volto per aiutarlo a respirare. Altri due, ricoperti di terra, sono usciti dal crepaccio e si sono messi a correre lungo la strada per chiedere aiuto.
Sul posto sono intervenute due squadre dei vigili del fuoco, con diversi mezzi di soccorso e un mezzo dei vigili del fuoco del Nucleo speleologico alpino e fluviale con l’attrezzatura necessaria per estrarre l’uomo dalla trappola in cui era finito sotto terra. Sono inoltre accorse due ambulanze, rispettivamente della Pubblica di Travo e della Pubblica Valnure.
La Libertà riporta anche le parole di Ettore Ferri, 58 anni, il capo reparto dei vigili del fuoco di Piacenza che martedì pomeriggio, insieme a una decina di colleghi e a una task force composta da sanitari e soccorritori, ha salvato Alfredo Ferrari. La voce, scrive Marcello Pollastri, gli si spezza dalla commozione: “Quando l’abbiamo tirato fuori eravamo felicissimi. Era salvo, libero. Vivo. Ed è stata una liberazione anche per noi dopo quella fatica e i rischi corsi. Per questo poi coi ragazzi ci siamo lasciati andare a un abbraccio spontaneo. Sì, posso dire che in 31 anni di carriera non mi era mai capitata una cosa del genere”.