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Allerta sanitaria: il vaiolo delle scimmie preoccupa l’OMS che spinge, altra bella novità, un vaccino

Allerta sanitaria: in Ue primo caso del cosiddetto “vaiolo delle scimmie”. C’è da preoccuparsi? L’OMS, visti i suoi precedenti slow, questa volta ha messo il turbo e ha fatto scattare l’emergenza sanitaria internazionale al grido: ”Sono molto probabili casi importanti in Europa”.

L’Italia si è subito attivata per contenere l’eventuale rischio ma nel contempo ha rassicurato: è tutto sotto controllo,il pericolo di propagazione è molto basso. Cioè : finite pure le vostre vacanze in santa pace, la situazione è tranquilla. Il caso di “Mpox” registrato in Svezia – un cittadino svedese è sta colpito dalla variante del virus più pericolosa – ha messo in moto un livello di attenzione addirittura superiore a quello attivato ai tempi del Sars-Cov2. I servizi di igiene e profilassi sono già in prima linea, pronti al tracciamento dei contatti, i laboratori effettuano tempestivamente i test sierologici. Va tutto bene, per ora.

“L’Oms si è inventata una nuova infezione?”

Allora l’OMS, come sostengono i suoi detrattori, “si è inventata una nuova emergenza?“. E giù l’inevitabile malignità: lorsignori stanno già pensando a spingere un vaccino. Altro business all’orizzonte. Tedros Adhanom Ghebreyesus, 59 anni, microbiologo, eritreo di Asmara, direttore generale della OMS dal 2017, si è subito fiondato sull’episodio svedese, raccomandando l’acquisto di vaccini agli Stati Europei anche se l’allarme è solo africano.

vaccino vaiolo delle scimmie
Allerta sanitaria: il vaiolo delle scimmie preoccupa l’OMS che spinge, altra bella novità, un vaccino (foto Ansa-Blitzquotidiano)

Il 96% dei casi sono concentrati in Congo e riguardano sopratutto i bimbi; anche se il New York Times parla di prostitute e camionisti, mentre in Occidente il contagio si è sempre diffuso prevalentemente tra persone LGBT. A completare il quadro ci si è messo l’Ecdc (Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie; sede centrale in Svezia) che ha ammesso che in Europa il rischio è basso mentre il nostro ISS ha precisato : “i vaccini ci sono, ma non sono raccomandati a tutti”.

Contagi per via sessuale

Il ceppo aggressivo, identificato per la prima volta nel 1970 nelle zone delle foreste pluviali dell’Africa Centrale e Occidentale, ha in realtà causato in un anno poco più di 100.000 contagi in tutto il mondo e meno di 1.000 morti. Studi recenti dicono che il fenomeno riguarda quasi esclusivamente gay e prostitute e, solo nei paesi più poveri dell’Africa ,anche i bambini. Il virus si trasmette con il contatto fisico con una persona infetta, prevalentemente di tipo sessuale. Ma sono documentate anche altre vie di trasmissione come quella attraverso la placenta, dalla madre al feto.

I sintomi: pustole e febbre

I sintomi del MPOX sono pustole e croste sul viso e mani; ma anche febbre, intensa cefalea, linfonodi ingrossati, mal di schiena, mialgia e intensa debolezza. Come si cura? Una cura non c’è. Il vaiolo delle scimmie scompare entro 2-4 settimane e i sintomi si possono alleviare con antipiretici e antidolorifici. Tutto qui.

I vaccini a disposizione

La scorta nazionale di vaccini “ al momento è sufficiente a garantire il fabbisogno” dice l’Aifa (Agenzia italiana del farmaco) in stretto contatto con l’Istituto Superiore di Sanità. Attualmente il vaccino contro il vaiolo umano ( abrogato nel 1981 e reintrodotto nel 2022 per le categorie a rischio) è autorizzato in soggetti di età superiore ai 18 anni.

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