Home > Notizia per Notizia > Cronaca > Yacht affondato, il VIDEO: come è stato possibile? I precedenti di London Valour e Concordia

Yacht affondato, il VIDEO: come è stato possibile? I precedenti di London Valour e Concordia

Naufragio dello yacht e morte del milionario inglese Mike Lynch a Palermo. Come è potuto accadere?

Le immagini che le telecamere di due diversi impianti di videosorveglianza ci restituiscono dei 60 secondi che sono bastati per andare a fondo, sono da film horror. Un minuto fa la luce in cima all’albero alto 75 metri della Bayesian, barca Perini Viareggio di 56 metri splendeva nella notte in tempesta, poi d’improvviso non c’era più, come se una mano misteriosa si fosse sporta dal cielo e l’avesse spenta. Erano le 4 della notte di lunedì 19 agosto.

Lo yacht Bayesian sta per affondare
Yacht affondato, il VIDEO: come è stato possibile? I precedenti di London Valour e Concordia – Blitz Quotidiano

Lo scafo a 50 metri di profondità e piegato su un lato

Le immagini del video di sorveglianza smaltiscono la prima ipotesi che a causare l’ affondamento della Bayesian, sia stato l’albero spezzato dalla furia della tromba d’aria. L’albero, hanno accertato i sommozzatori, era intatto e non ci sarebbero falle. Lo scafo si trova a circa 50 metri di profondità, è piegato su un lato, scrive il Giornale di Sicilia.

I sommozzatori della guardia costiera stanno ispezionando lo scafo dall’esterno con un Rov, un robot telecomandato, mentre gli speleo sub dei vigili del fuoco sono riusciti ad aprirsi un varco per accedere all’interno dell’imbarcazione, dove si ritiene siano intrappolati i corpi dei dispersi.

I sommozzatori dei vigili del fuoco sono riusciti ad entrare nello scafo del Bayesian da una vetrata. Per scardinare il vetro di 3 centimetri sono stati necessari alcuni martinetti, realizzati da un fabbro di Porticello, che fa lavori per le imbarcazioni. Prende corpo, scrive Francesco Patane su Repubblica, l’ipotesi che durante la tempesta sia entrata da poppa o da prua un’enorme quantità d’acqua in pochissimo tempo provocando l’impennata dello scafo che, come raccontano più sopravvissuti, “in pochi secondi si è impennato ed è affondato”.

La Concordia e il London Valour

Accanto alla nave affondata c’era all’ancora una barca olandese, la Sir Robert Baden Powell che non ha subito alcun danno e il cui comandante, Karsten Börner, ha soccorso i 15 naufraghi superstiti.

Subito è stata rievocata la vicenda della Concordia, la nave da crociera naufragata il 13 gennaio 2012 davanti all’isola del Giglio, il cui comandante, Francesco Schettino, diventò simbolo negativo per essere stato tra i primi a salvarsi.

Il parallelo è giustificato col fatto che 9 su 10 dell’equipaggio si siano salvati mentre su 12 passeggeri ben 6 sono dispersi: il milionario britannico Mike Lynch e la figlia Hannah, il presidente della Morgan Stanley International Jonathan Bloomer e sua moglie Anne Elizabeth Judith Bloomer, l’avvocato Chris Morvillo e la moglie Nada.

Il comandante della Bayesian, James Calfiled, 51 anni, neozelandese, ancora sotto choc, si è limitato a mormorare: “Non l’abbiamo vista arrivare”. La sottovalutazione del pericolo è qualcosa più di una pista da seguire. I segnali c’erano tutti, a cominciare dall’allerta meteo diramato nelle ore precedenti.

Viene alla memoria un altro precedente, quello della nave inglese London Valour, affondata il 9 aprile 1970 davanti all’ ingresso del porto di Genova. Morirono in 20, 38 furono salvati da Guardia Costiera e Vigili del Fuoco.

Anche allora l’avviso di tempesta (gale) fu dato ma a bordo avevano spento la radio. Erano arrivate le mogli degli ufficiali e si festeggiava la fine di un lungo viaggio.

Interrogato per due ore il comandante James Catfield

I pm della Procura di Termini Imerese hanno intanto interrogato per due ore James Catfield, 51 anni, il comandante del Bayesien. La Procura ha aperto una inchiesta sul naufragio: nella giornata di ieri e fino a tarda sera, Catfield è stato ascoltato per ricostruire le fasi drammatiche dell’inabissamento e per acquisire dettagli tecnici utili alle indagini. Gli interrogatori proseguono anche oggi: i magistrati stanno sentendo tutti i sopravvissuti all’interno del resort Domina-Zagarella in cui sono ospitati.

 

 

Gestione cookie