Home > Notizia per Notizia > Lifestyle > Salute > Vaiolo delle scimmie, Bassetti: “Vi spiego perché non sarà un nuovo Covid”

Vaiolo delle scimmie, Bassetti: “Vi spiego perché non sarà un nuovo Covid”

Vaiolo delle scimmie, Matteo Bassetti spiega che l’epidemia in corso non sarà mai paragonabile a quella del Covid.

Servono sicuramente degli interventi efficaci e veloci in Africa. Ma l’infettivologo che è stato in prima linea nella battaglia contro il Covid, in un’intervista su Today spiega che il vaiolo delle scimmie, pur essendo molto contagioso, “non è una malattia airborne. Il virus non può sopravvivere nell’aria, e quindi non dobbiamo temere una diffusione del virus paragonabile a quella che abbiamo visto nella pandemia di Covid”.

Spiega Bassetti che “si tratta di un virus che non si limita a circolare in un particolare gruppo di persone ma si diffonde in modo esteso, colpendo uomini donne e bambini con una letalità che, nelle condizioni presenti nella Repubblica Democratica del Congo, sembra 10 volte superiore a quanto visto con il Clade 2″.  Bassetti aggiunge che il contagio “avviene per contatto diretto delle tipiche lesioni cutanee provocate dalla malattia o con i liquidi corporei della persona malata. Probabilmente avviene anche attraverso le goccioline di saliva che si emettono parlando o respirando, ma in quel caso servirebbe un contatto molto ravvicinato e prolungato”.

“Il vaiolo delle scimmie siamo in grado di affrontarlo”

Bassetti lancia quindi un messaggio rassicurante. La situazione attuale non è paragonabile a quella del Covid che era molto più contagioso. L’infettivologo spiega ancora che “il virus è già uscito dal continente africano, ma in Europa dopo l’epidemia di Clade 2 del 2022 abbiamo rafforzato le capacità diagnostiche e terapeutiche, la sorveglianza e la disponibilità di vaccini, e quindi siamo perfettamente in grado di affrontare la situazione. Qualche caso di importazione è probabile che arrivi, ed è impossibile escludere che ci sia qualche morto, ma una diffusione sostenuta in territorio italiano o europeo non deve farci paura”, conclude.

Le mani di una persona infetta dal vaiolo delle scimmie
Vaiolo delle scimmie, Bassetti: “Vi spiega perché non sarà un nuovo Covid” (foto Ansa) – Blitz Quotidiano

In Congo il 96  per cento dei casi

Molte epidemie sono emerse, in questi anni, dalla Repubblica Democratica del Congo. E’ il caso dell’ebola, del Mpox ed ora del vaiolo delle scimmie che rappresenta sempre di più una nuova “emergenza internazionale” per l’Oms. La diffusione di tutte queste malattie è legata all’arretratezza del paese africano dove è in corso un conflitto armato che va avanti da decenni. Le infrastrutture sanitarie sono carenti e il contesto è quello in cui centinaia di migliaia di persone vivono in scarsissime condizioni igieniche non avendo neppure accesso all’acqua potabile.

Dal 2022 l’epidemia di vaiolo delle scimmie ha infettato oltre 37mila persone e causato 1.451 morti. Anche se il virus ha colpito in 15 nazioni, è proprio nella Repubblica Democratica del Congo che si concentrano oltre il 96% dei casi. Nel 2024 vi è stata una mutazione del virus che lo ha reso più contagioso e aggressivo, tanto da provocare più di 13mila contagi e 450 decessi tra gennaio e luglio. Come però ha spiegato Bassetti, non si rischia una situazione come quella del Covid e non si rischiano nuovi lockdown. Per buona pace dei no-vax che, anche in questo caso, hanno già iniziato a mobilitarsi sul web.

Gestione cookie