E’ indagato per naufragio e omicidio plurimo colposi il comandante del Bayesian, James Cutfield, il veliero affondato lunedì scorso a Porticello, nel palermitano. Nell’incidente sono morte sette persone. A riportarlo è l’edizione online del quotidiano La Repubblica. Cutflield domenica è stato ascoltato per due ore dai magistrati della procura di Termini Imerese a distanza di una settimana.
Il Bayesian avrebbe imbarcato acqua
Intanto emergono nuovi particolari su quello che potrebbe essere accaduto. “Il Bayesian ha imbarcato acqua dal portellone laterale. Altrimenti non sarebbe mai affondato“. A dirlo è Franco Romani dell’ufficio progetti di Perini Navi. In un’intervista a QN, Romani spiega che “era una nave che aveva delle particolarità. Faceva parte della serie dei 56 metri di Perini: dieci barche in tutto, una linea dunque più che consolidata”. Per Romani “sono barche che possono fare qualsiasi cosa”.
Quanto al naufragio afferma: “La mia personale interpretazione è che abbiano lasciato aperto il portellone laterale dopo la festa. Se chiudi tutto, l’acqua non entra: in condizioni estreme, la barca può rollare quanto vuole, ma non va a fondo. Per questo credo che sia rimasto aperto il portellone di fianco, quello che si usa per uscire col tender e le immersioni. C’è un margine di 60 centimetri: quando la barca ha sbandato, sono entrate tonnellate d’acqua che hanno finito per invadere la sala macchine, se, come penso, pure quella è stata lasciata aperta – dice – E non c’è stato più nulla da fare”. Poi aggiunge: “Vedremo cosa emergerà una volta che sarà stata recuperata dal fondale. Certo, mi fa un po’ strano che non abbiano cercato nessuno di noi del cantiere. Ogni tanto ci sentiamo: a nessuno è squillato il telefono”.