Il “Piano di allontanamento comunale per il rischio vulcanico nei Campi Flegrei” è stato presentato in Commissione Infrastrutture del Consiglio comunale di Napoli, in vista di una potenziale emergenza legata all’attività vulcanica nella zona. Questo piano, mirato a garantire la sicurezza dei residenti, prevede l’evacuazione di circa 286.000 abitanti della “zona rossa” entro 72 ore in caso di allarme rosso. La zona rossa include diversi quartieri di Napoli, come Bagnoli, Fuorigrotta, Pianura, Soccavo, Posillipo e parti di altri quartieri come Chiaia e Vomero.
Cosa prevede il Piano per la zona rossa
L’assessore alle Infrastrutture e ai Trasporti, Edoardo Cosenza, ha chiarito che attualmente non esiste un rischio significativo di eruzione, spiegando che l’area dei Campi Flegrei è soggetta a fenomeni naturali come il bradisismo, che solo raramente si evolve in un’eruzione. Tuttavia, il piano di evacuazione è stato elaborato per prepararsi a qualsiasi evenienza, garantendo che i residenti possano essere trasferiti in sicurezza verso regioni gemellate, come la Sardegna e la Sicilia.
Il piano prevede una serie di misure per l’evacuazione, tra cui l’uso di gate stradali e il porto di Napoli per il trasferimento via mare. Inoltre, si è verificata la compatibilità dei flussi di traffico con le infrastrutture esistenti, come la Tangenziale di Napoli, per assicurare un’evacuazione ordinata. Parallelamente, è in programma una campagna di comunicazione per informare i cittadini su come comportarsi in caso di emergenza, con materiali informativi distribuiti nelle scuole e nelle case. Inoltre, il Movimento Cinque Stelle ha proposto un “Supersisma bonus” per la messa in sicurezza degli edifici pubblici e privati nelle aree a rischio, ma finora questa proposta non ha ricevuto l’approvazione del governo.