Da giorni tiene banco la soap opera da quattro soldi tra tal Maria Rosaria Boccia e il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. Da quanto si è capito nelle ultime puntate, tra i due c’è stato un non meglio chiarito “fatto privato”. Per questo motivo, la nomina di Maria Rosaria, dice il ministro della Cultura, è saltata. E quindi, afferma il ministro, visto che giura e spergiura di non aver mai speso un soldo pubblico per lei, non vede proprio perché dovrebbe dimettersi. Dice: “Mi chiedo come si faccia a chiedere le mie dimissioni per questa vicenda costruita sul gossip, quando ci sono altri ministri o membri del governo che hanno situazioni molto più complicate della mia”.
Il ministro ha ragione da vendere, cari elettori del centrodestra. Ma davvero volete far finta di stupirvi per una vicenda da quattro spicci del genere? Voi che siete entrati nel nuovo millennio con Forza Italia e Silvio Berlusconi, le sue televisioni e i suoi bunga bunga; voi che in Parlamento avete detto e votato chiaramente che Ruby era, e forse continua ad essere, chi lo sa, la nipote di nientemeno che di Hosni Mubarak, così per citare un esempio a caso; voi che avete ignorato tonnellate e tonnellate di intercettazioni varie e incredibili sui vostri rappresentanti; voi che avete già avuto un ministro della Cultura davvero entusiasmante come Sandro Bondi; voi che avete votato in massa o che comunque siete stati alleati della Lega, di Salvini; voi che ora siete ancora alleati del Capitano e, perché no, anche del generale Vannacci e che avete avuto e continuate ad avere tra le vostre fila i personaggi più incredibili e pazzi della storia d’Italia. Bene, ora voi, fieri e orgogliosi delle vostre vicende politiche passate e presenti, volete davvero chiedere le dimissioni di Gennaro Sangiuliano? No, è davvero inaccettabile. Caro ministro, tenga duro. Lei è davvero il giusto ministro della Cultura di questo governo.