Un episodio spiacevole si è verificato qualche giorno fa in una pizzeria di Vittorio Veneto (Treviso). Un gruppo di amici aveva prenotato per 50 persone per festeggiare un compleanno, ma solo 27 si sono effettivamente presentati, e con mezz’ora di ritardo rispetto all’orario previsto. Il comportamento del gruppo è stato definito arrogante dai titolari, che si aspettavano almeno delle scuse, mai arrivate. L’episodio ha generato una considerevole perdita per il ristorante, soprattutto perché era un sabato, un giorno solitamente molto produttivo.
La presa di posizione del locale
Di fronte alla situazione, i titolari del locale hanno deciso di rivolgersi all’Ascom (Associazione del Commercio, del Turismo, dei Servizi e delle Piccole e Medie Imprese) per chiedere un risarcimento. Secondo Antonella Secchi, direttrice di Ascom Vittorio Veneto, la prenotazione equivale a un contratto, e come tale è regolata dal codice civile. Quando un contratto non viene rispettato, come in questo caso, si ha il diritto di chiedere un risarcimento per il danno economico subito, calcolato in base al costo dei pasti non consumati e ai mancati guadagni dovuti al rifiuto di altre prenotazioni.
Come comportarsi
La Ascom ha consigliato misure preventive per evitare situazioni simili in futuro, come la richiesta di un acconto al momento della prenotazione e la raccolta di dati come nome, cognome e numero di telefono degli ospiti. Il titolare del locale ha espresso la sua frustrazione, lamentando non solo la perdita economica ma anche l’atteggiamento prepotente dei clienti e altri episodi spiacevoli accaduti in passato, come un gruppo che se ne era andato senza pagare.