A Chongqing, megalopoli da 32 milioni di abitanti nel sud-ovest della Cina, si è abbattuta una vera e propria tempesta. E il vento, come si vede nel video, ha fatto volare via la biancheria intima che era stata lasciata fuori dagli abitanti ad asciugarsi.
La tempesta, tra l’altro, non è stata causale. Nella zona, infatti, nelle ultime settimane ha fatto molto caldo tanto che anche l’apertura delle scuole è stata posticipata. E così, per provare a frenare il caldo, il Governo ha tentato la cosiddetta inseminazione delle nuvole, una tecnica che serve per provare piogge in determinate zone. La cosa però deve essere sfuggita un po’ di mano.
Tanto che la tempesta ha scatenato la rabbia dei residenti. Zhang Yixuan, vicedirettore del Chongqing Weather Modification Office, ha indetto una conferenza stampa per provare a difendere il lavoro del governo: “Ci sono sicuramente forti venti, ma sono stati causati da condizioni naturali. Le piogge artificiali non causeranno condizioni meteorologiche estreme”.
Chongqing’s cloud-seeding to end a heatwave led to the “9/2 underwear crisis” as a windstorm scattered laundry across the city. With gusts up to 76 mph, bras and pants flew through the streets. Officials say the storm was natural, not caused by cloud-seeding. #Chongqing pic.twitter.com/pmKrvWOZSj
— NTE (@NoToEvils) September 9, 2024