La Camera ha approvato l’articolo 10 del disegno di legge “sicurezza”, che introduce il nuovo reato di “occupazione arbitraria di un immobile destinato a domicilio altrui” nel codice penale, con la creazione dell’articolo 634-bis. Questo prevede una pena detentiva da due a sette anni per chi, con violenza o minaccia, occupa o detiene senza titolo un immobile destinato a domicilio o sue pertinenze, oppure impedisce al legittimo proprietario o detentore di rientrare nell’immobile. La legge estende la punibilità anche a chi utilizza artifizi o raggiri per appropriarsi di un immobile o ne cede l’occupazione a terzi.
Contesto e novità
Fino ad oggi, diverse norme potevano essere applicate per contrastare l’occupazione abusiva, come l’invasione di terreni o edifici, la turbativa violenta del possesso e la violazione di domicilio. Tuttavia, il processo legale risultava spesso lungo e complesso, con occupazioni che potevano protrarsi per mesi o anni. La nuova legge risponde alle richieste di associazioni di proprietari che chiedevano una maggiore tutela contro queste situazioni.
Reintegrazione nel possesso
Un’altra novità importante è l’introduzione dell’articolo 321-bis, che prevede la possibilità di una rapida reintegrazione nel possesso dell’immobile. Su richiesta del pubblico ministero, il giudice può disporre l’immediata restituzione dell’abitazione al proprietario, soprattutto se si tratta dell’unica casa del denunciante. In casi urgenti, la polizia giudiziaria può intervenire per liberare l’immobile, a condizione che il giudice confermi la validità dell’azione entro dieci giorni. Questa nuova normativa mira a offrire una protezione più efficace ai proprietari di immobili, accelerando i tempi di intervento in caso di occupazioni abusive.