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Le polemiche per la presenza di Fedez a Reggio Calabria durante la festa della Madonna della Consolazione

“Come cristiani siamo chiamati ad accogliere non solo chi condivide la nostra fede, ma anche chi è lontano da essa o, in alcuni casi, vi si oppone apertamente”. Con queste parole l’arcivescovo di Reggio Calabria Fortunato Morrone prova a spiegare la posizione dell’Arcidiocesi reggina rispetto all’ospitata di Fedez durante la prossima festa della Madonna della Consolazione, la santa protettrice della città.

Nei giorni scorsi, infatti, due parroci Don Giovanni Gattuso e don Giovanni Zampaglione, avevano criticato la scelta di ospitare Fedez.

“La presenza di Fedez – ha scritto Don Giovanni Gattuso – rischia di compromettere l’armonia e la spiritualità di questo momento sacro, distruggendo la connessione profonda tra la comunità e la sua patrona”.

La nota dell’arcivescovo

La festa della Madonna della Consolazione
Le polemiche per la presenza di Fedez a Reggio Calabria durante la festa della Madonna della Consolazione (Foto Ansa) – Blitz Quotidiano

“L’Arcidiocesi, pur riconoscendo che la scelta dell’amministrazione comunale ha suscitato reazioni divisive all’interno della comunità, ritiene che sia fondamentale mantenere vivo lo spirito cristiano di accoglienza e dialogo, specialmente in occasioni come questa, che richiamano il profondo significato della fede cattolica”.

E poi ancora: “La presenza di un artista, le cui produzioni musicali possono aver sollevato critiche per il contenuto dei testi, non deve distoglierci dal nostro mandato evangelico: accogliere tutti, anche chi ci insulta, come raccomanda Gesù nel Vangelo, e testimoniare con la nostra presenza e il nostro comportamento il Vangelo della Carità e del perdono”.

“La Madonna della Consolazione – conclude la nota – è simbolo di accoglienza, protezione e conforto per tutto il popolo reggino: credenti e non credenti. Chi parteciperà ai festeggiamenti civili, indipendentemente dalle sue convinzioni personali, potrà cogliere nella gioiosa devozione del nostro popolo una testimonianza viva di fede e di unità”.

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