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Siccità, anche il livello del Tevere ai minimi storici. L’esperto: “Rischio grave crisi idrica”

Le recenti precipitazioni hanno portato disagi significativi in città, con strade allagate e traffico congestionato, ma questo non deve illudere sulla conclusione della crisi idrica. Marco Casini, segretario generale dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino centrale, avverte che il rischio di siccità non è stato scongiurato. Nonostante il maltempo recente, i dati indicano una grave carenza di acqua.

Crisi idrologica: dati e problemi

La situazione è critica: l’idrometro alla stazione di Ripetta sul fiume Tevere ha registrato una portata di appena 80 metri cubi al secondo, ben al di sotto della media storica di 140 metri cubi al secondo. Anche il bacino idrico di Albano ha perso oltre 60 centimetri di acqua nel 2024, una riduzione notevole. Le sorgenti principali, come quelle di Peschiera e Capore, mostrano un’ulteriore preoccupazione, con la pioggia annuale registrata al livello più basso degli ultimi 40 anni. Questo scenario è aggravato da un periodo prolungato di annate idrologiche sfavorevoli e da una ricarica lenta delle falde acquifere.

una giornata di pioggia
Siccità, anche il livello del Tevere ai minimi storici. L’esperto: “Rischio grave crisi idrica” (foto ANSA) – Blitz quotidiano

Eventi meteorologici estremi e flash floods

L’estate 2024 ha visto temperature record a Roma, con punte di 44°C a luglio. Questi eventi estremi includono anche “bombe d’acqua” che causano danni senza apportare un reale beneficio alla ricarica delle falde. Le precipitazioni intense, concentrate in pochi giorni, finiscono per defluire in mare o nelle fogne senza contribuire a una ricarica significativa. Le aree più vulnerabili a queste inondazioni improvvise includono Tor di Quinto-Monte Mario, il bacino del fosso di Pratolungo, Montesacro e le zone a valle del Centro, come Gianicolense e Magliana.

Misure e interventi urgenti

Per contrastare la crisi idrica, sono necessarie misure urgenti. Tra le soluzioni suggerite dall’Autorità di bacino ci sono il potenziamento dell’acquedotto del Peschiera, attualmente in fase di ampliamento da parte di Acea, e il recupero delle acque reflue. L’implementazione di impianti di depurazione, come quello in fase di costruzione a Maccarese, e l’estensione di tali sistemi potrebbero ottimizzare i consumi, simili alle pratiche adottate a Dubai. Queste azioni sono cruciali per garantire una gestione sostenibile delle risorse idriche e prevenire ulteriori crisi.

 

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