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Dalle confezioni dei cibi migliaia di sostanze chimiche contaminanti nel corpo umano: quali i rischi per la salute?

Uno studio internazionale, condotto da un team di ricerca guidato dalla Food Packaging Forum Foundation di Zurigo, ha lanciato un allarme sulla presenza di 3.601 sostanze chimiche a contatto con gli alimenti. Questi composti chimici, presenti soprattutto negli imballaggi alimentari, negli utensili per cucinare e nei macchinari per la lavorazione degli alimenti, possono rappresentare un grave rischio per la salute. Il cibo, soprattutto quello già confezionato e imballato con plastica, risulta essere un veicolo di sostanze dannose che entrano nel corpo umano attraverso il consumo quotidiano.

Lo studio internazionale e i dati rilevati

La ricerca è stata pubblicata sul Journal of Exposure Science and Environmental Epidemiology e condotta da scienziati svizzeri insieme a studiosi di diverse istituzioni internazionali, tra cui l’Università Statale Wayne di Detroit e lo University College di Londra. Il team, coordinato dalla dottoressa Birgit Geueke, ha analizzato i dati di programmi di biomonitoraggio e database di metabolomi ed esposomi, studiando campioni biologici umani come sangue, urina e latte materno. L’analisi ha rivelato la presenza di 3.601 sostanze chimiche potenzialmente pericolose.

ricerca in laboratorio
Dalle confezioni dei cibi migliaia di sostanze chimiche contaminanti nel corpo umano: quali i rischi per la salute? (foto ANSA) – Blitz quotidiano

Sostanze chimiche dannose: i rischi per la salute

Tra le sostanze chimiche individuate, alcune destano particolare preoccupazione, come gli ftalati, il bisfenolo A e i PFAS. Questi composti, già noti per la loro pericolosità, sono stati associati a gravi problemi di salute. Ad esempio, il bisfenolo A è stato correlato all’autismo nei bambini e altre malattie. Gli interferenti endocrini come questi possono influenzare il sistema ormonale, causando problemi come l’infertilità.

Le richieste degli scienziati per una maggiore sicurezza

Secondo la dottoressa Geueke, è necessario rivedere le normative sui materiali a contatto con gli alimenti per garantire una maggiore sicurezza. Lo studio evidenzia come i materiali attualmente utilizzati possano trasferire sostanze pericolose agli alimenti, mettendo a rischio la salute pubblica. I ricercatori auspicano che i risultati ottenuti possano portare allo sviluppo di alternative più sicure e a una regolamentazione più rigorosa degli imballaggi alimentari.

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