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Mamma e figlia uccise a Nuoro dal padre erano state testimonial di una campagna anti-violenza

Una foto che ritrae Giuseppina Massetti e la figlia Martina Gleboni con la scritta “No alla violenza sulle donne” di ActionAid, pubblicata sul profilo Facebook di Giusi, assume un significato tragico dopo gli eventi avvenuti a Nuoro. Questa immagine, che una volta rappresentava un messaggio di speranza e di lotta contro la violenza di genere, oggi evoca solo dolore e angoscia. Le due donne, una madre e una figlia, sono state uccise da Roberto Gleboni, operaio forestale, in un brutale omicidio avvenuto all’alba.

La strage familiare

La mattina del 25 settembre, i corpi di Giusi Massetti, 43 anni, e della figlia Martina, 24 anni, sono stati recuperati dalla loro abitazione in via Ichnusa a Nuoro. La dinamica degli eventi è sconvolgente: Roberto Gleboni ha aperto il fuoco sulla moglie e sulla figlia, prima di rivolgere l’arma anche contro gli altri due figli e un vicino di casa, Paolo Sanna, 69 anni. Dopo aver ucciso la moglie e la figlia, Gleboni si è suicidato a casa della madre, Maria Esterina Riccardi, dove ha anche sparato contro di lei, provocandole gravi ferite. La madre dell’omicida, fortunatamente, non rischia la vita e avrà bisogno di circa 30 giorni di prognosi per recuperare. La tragedia ha colpito duramente la comunità locale, lasciando una scia di dolore e incredulità.

la dedica al padre da parte della figlia poi uccisa
Mamma e figlia uccise a Nuoro dal padre erano state testimonial di una campagna anti-violenza (foto ANSA) – Blitz quotidiano

La dedica della figlia al padre sulla laurea

Sul suo profilo Facebook, la 26enne Martina ha ancora la foto della dedica scritta sulla sua tesi di laurea. “A mia madre, che ci ha creduto prima che ci credessi io. A mio padre, l’amore più grande della mia vita”. Lo scriveva due anni fa, nel 2022. Quello stesso padre due anni dopo ha aperto il fuoco mettendo fine alla sua vita.

 

 

 

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