Chiara Petrolini, la 21enne di Traversetolo, accusata di aver ucciso il suo figlio neonato e sospettata di aver commesso lo stesso reato l’anno precedente, si è presentata al tribunale di Parma per l’interrogatorio di garanzia. Indossava sneaker, una camicia bianca, jeans scuri, un pullover blu e occhiali neri. Con un foglio a coprirle il volto, è arrivata al tribunale a bordo di un’auto fornita dall’autorità giudiziaria.
Davanti al giudice per le indagini preliminari, Luca Agostini, Chiara ha scelto di non parlare, avvalendosi della facoltà di non rispondere. Il suo avvocato, Nicola Tria, ha spiegato che si tratta di una scelta tecnica e che la giovane potrebbe in futuro rendere dichiarazioni o sottoporsi a un altro interrogatorio. Tria ha sottolineato che la vicenda è complessa e tragica, lasciando intendere che alcune informazioni fondamentali potrebbero ancora mancare.
Il mistero delle gravidanze ignorate dalla famiglia
Chiara è stata poi riportata nella struttura protetta dove si trova agli arresti domiciliari. Gli investigatori stanno continuando a indagare, concentrandosi su diversi aspetti ancora poco chiari. Tra questi, c’è il ruolo di alcuni farmaci che Chiara potrebbe aver utilizzato durante le gravidanze. In particolare, gli inquirenti stanno cercando di capire come la giovane abbia potuto procurarsi ossitocina, un farmaco spesso usato per indurre il parto o l’aborto, dopo che è emerso che aveva cercato informazioni online su come ottenere questo medicinale.
Un elemento chiave di questa indagine riguarda i genitori di Chiara, che hanno sempre dichiarato di essere ignari delle due gravidanze consecutive della figlia. Durante una vacanza negli Stati Uniti, i genitori hanno ricevuto una telefonata dai carabinieri, che li informavano del ritrovamento del corpo di un neonato nel loro giardino di casa. Il padre, incredulo, ha permesso agli inquirenti di condurre tutti gli accertamenti necessari senza però anticipare il ritorno dalle vacanze.
La fine della relazione con l’ex fidanzato
Un altro aspetto che ha colpito particolarmente l’attenzione pubblica è la relazione di Chiara con il suo ex fidanzato, il padre del bambino. Nonostante la scoperta scioccante del ritrovamento del corpo del loro figlio, il 4 settembre, giorno del compleanno del ragazzo, Chiara ha inviato un messaggio di auguri al suo ex, dicendo di volerlo vedere e parlare con lui. Tuttavia il ragazzo, che da tre settimane era al corrente del ritrovamento, ha scelto di non rispondere, tagliando definitivamente i ponti con la ragazza.
Gli accertamenti
Le indagini sulla tragica vicenda proseguono. Gli investigatori stanno cercando di chiarire ogni dettaglio per capire come Chiara abbia nascosto le gravidanze e se ci siano altri elementi finora non emersi. Nel frattempo, ai genitori della giovane sono stati restituiti i cellulari, dopo che i carabinieri ne hanno effettuato copie forensi per garantire che ogni possibile traccia sia analizzata accuratamente. Il caso rimane complesso e con molti punti ancora oscuri, ma l’attenzione è alta, sia per il tragico epilogo delle due gravidanze sia per il mistero che circonda la vita di Chiara Petrolini.