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Chroming: la pericolosa moda di inalare pennarelli e smalti per sballarsi

Si chiama “chroming” ed è una pericolosa tendenza che si sta diffondendo tra i più giovani negli ultimi mesi: l’inalazione di prodotti domestici per ottenere una sensazione di euforia e stordimento. Questa pratica coinvolge l’uso di smalti, pennarelli, deodoranti e altri prodotti di uso comune, ma i suoi effetti possono essere devastanti, portando a gravi danni alla salute e, in alcuni casi, persino alla morte.

A marzo 2024, la tragica morte di un bambino di 11 anni nel Regno Unito ha acceso i riflettori su questo problema. Durante un pigiama party con degli amici, sembra che il bambino abbia inalato sostanze tossiche, probabilmente trovate in casa, e ha perso la vita a causa delle gravi conseguenze di questa pratica. Il chroming, che in inglese deriva dal termine “chrome” (cromatura) per via dell’abitudine iniziale di sniffare vernici cromate, è ora utilizzato per descrivere qualsiasi inalazione di sostanze volatili con lo scopo di ottenere uno sballo.

Nonostante i pericoli ben documentati, il fenomeno si è diffuso ampiamente anche grazie all’influenza di video e contenuti sui social media, in particolare TikTok, che contribuiscono a rendere queste pratiche pericolose quasi normali o, peggio ancora, allettanti per i giovanissimi. Molti adolescenti vedono queste “challenge” come una forma di divertimento e leggerezza, senza comprendere pienamente i rischi associati.

Cos’è il chroming e come funziona

Il chroming, conosciuto anche come “huffing”, coinvolge l’inalazione di prodotti che contengono sostanze chimiche volatili, come pennarelli indelebili, solventi per smalti, vernici spray, deodoranti o lacche per capelli. Questi prodotti contengono spesso solventi tossici che, se inalati, entrano rapidamente nel flusso sanguigno attraverso i polmoni, raggiungendo il cervello e provocando una sensazione di vertigine, stordimento euforia, simile a quella data dall’abuso di alcol o droghe.

Tuttavia, a differenza delle droghe tradizionali, il chroming viene percepito come meno pericoloso, in parte perché i prodotti utilizzati sono di uso quotidiano e facilmente accessibili. Questa apparente innocuità è però ingannevole: i solventi contenuti in questi prodotti possono provocare danni cerebrali permanenti, problemi respiratori, attacchi di cuore e, nei casi più gravi, morte.

Il meccanismo attraverso cui queste sostanze agiscono è semplice: quando vengono inalate, le sostanze chimiche entrano in circolo rapidamente, influenzando il sistema nervoso centrale. Inizialmente possono provocare sensazioni piacevoli, come euforia o rilassamento, ma nel giro di pochi minuti iniziano a manifestarsi gli effetti collaterali negativi, come vertigini, perdita di coordinazione, confusione mentale e, in casi estremi, arresto cardiaco o coma.

I prodotti a rischio

La lista dei prodotti utilizzati per il chroming è molto lunga e comprende una vasta gamma di articoli comuni, facilmente reperibili in casa o nei negozi. Tra i più pericolosi ci sono i solventi contenuti nei diluenti per vernici, nelle colle, nei pennarelli indelebili e negli smalti per unghie, così come i gas compressi utilizzati in prodotti come deodoranti spray, lacche per capelli o aria compressa. Persino la benzina e il cherosene sono stati segnalati come sostanze utilizzate in queste pratiche.

Questi prodotti, apparentemente innocui quando usati per il loro scopo originario, diventano estremamente pericolosi quando inalati. Il toluene, presente in molti solventi, può provocare danni irreversibili al cervello, mentre il butano, spesso presente in lacche e deodoranti, può causare aritmie cardiache letali.

Pennarelli
I prodotti a rischio (blitzquotidiano.it)

Le conseguenze sulla salute

I danni provocati dal chroming possono variare da effetti a breve termine, come mal di testa, nausea e vertigini, a conseguenze molto più gravi e a lungo termine. Inalare sostanze tossiche può causare danni permanenti al sistema nervoso centrale, con conseguente perdita di memoria, difficoltà di apprendimento e demenza precoce. Anche il cuore può subire gravi conseguenze: le palpitazioni e l’aumento della frequenza cardiaca possono portare a un arresto cardiaco improvviso, perfino ore dopo l’inalazione.

Un ulteriore rischio legato al chroming è la polmonite chimica, che si verifica quando le sostanze tossiche inalate irritano i polmoni, causando un’infiammazione potenzialmente fatale. Inoltre, l’intossicazione acuta può portare a una depressione respiratoria, dove la respirazione diventa insufficiente, causando il coma o la morte.

L’influenza dei social media

Uno degli aspetti più preoccupanti del chroming è la sua crescente popolarità tra i giovani, amplificata dai social media. Video virali su piattaforme come TikTok, spesso inconsapevolmente o sotto forma di sfida, mostrano adolescenti che inalano prodotti domestici per “divertimento”. Questo tipo di contenuti ha contribuito a normalizzare una pratica estremamente pericolosa, incoraggiando i più giovani a sperimentare senza comprendere pienamente i rischi.

Uno studio recente ha analizzato centinaia di video su TikTok legati al chroming, scoprendo che molti di essi hanno accumulato milioni di visualizzazioni. Questo tipo di esposizione può facilmente influenzare i giovani a riprodurre comportamenti rischiosi, credendo che siano innocui o temporanei.

A seguito della morte del bambino nel Regno Unito, TikTok ha dichiarato di voler intensificare i suoi sforzi per rimuovere contenuti che promuovano attività pericolose o sfide potenzialmente letali. Tuttavia, il problema persiste, poiché molti video continuano a circolare, spesso senza riferimenti diretti al chroming, rendendo più difficile per le piattaforme individuare e rimuovere i contenuti problematici.

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