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Cause civili per le vittime del Covid, le chat degli avvocati delle famiglie: “Dobbiamo ottenere 150mila euro a parente”

Nelle vicende legate alle cause civili avviate per le vittime del Covid, emergono dettagli sorprendenti dalle chat di alcuni avvocati coinvolti. Fin dal 2020, scrive il Corriere della Sera, un team legale a Bergamo ha seguito una causa contro lo Stato e la Regione Lombardia per le famiglie colpite dalla pandemia. Tra le chat analizzate emergono espressioni e calcoli che descrivono come “raccattare” altri 500 parenti delle vittime per aumentare il numero dei risarcimenti. Questo approccio freddo e calcolato ha sollevato polemiche sull’atteggiamento nei confronti delle famiglie che hanno perso i propri cari a causa del Covid-19.

La strategia di risarcimento e il coinvolgimento di un deputato

Nel settembre 2021, un deputato di FdI si è interessato alla questione dei risarcimenti e ha discusso con il gruppo di avvocati di un possibile emendamento alla legge di bilancio. La sua proposta prevedeva un fondo di 100 milioni di euro a livello nazionale, che avrebbe garantito circa 10.000 euro per ogni familiare delle vittime del Covid. Tuttavia, questa cifra fu considerata insufficiente dagli avvocati, i quali miravano a risarcimenti molto più alti, compresi tra i 110.000 e i 310.000 euro. La proposta del deputato non andò avanti, ma fu interpretata come un tentativo di agganciare politicamente il gruppo di legali.

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Cause civili per le vittime del Covid: le chat degli avvocati delle famiglie: “Dobbiamo ottenere 150mila euro a parente” (foto ANSA) – Blitz quotidiano

Le querele e le accuse di minacce

In parallelo alla causa civile, Claudio Calzoni, ex portavoce del Comitato “Noi Denunceremo” e dell’associazione “#Sereniesempreuniti Familiari Vittime del Covid”, ha presentato due querele contro uno dei principali avvocati del team legale. Calzoni, che da anni usa il nome Robert Lingard, ha accusato l’avvocato di diffamazione e ha dichiarato di aver ricevuto minacce. Questi procedimenti, pur non direttamente correlati alla causa civile in corso, hanno fatto emergere ulteriori dettagli sulle dinamiche interne al gruppo di legali e i loro contatti con esponenti politici.

La mancata transazione e lo avolgimento della causa civile

Nonostante le discussioni interne e le considerazioni su una possibile transazione per evitare costi elevati, la causa civile contro lo Stato e la Regione Lombardia è ancora in corso. Nessuna transazione è stata raggiunta, e la causa si concentra ora su come risarcire adeguatamente le famiglie delle vittime. Il team legale ha dichiarato che ogni causa civile prevede la possibilità di una transazione, ma in questo caso, si continua a perseguire un risarcimento più elevato per le famiglie coinvolte.

Le critiche di Bignami e l’evoluzione della causa

Il deputato di FdI, che nel 2022 è stato rieletto deputato, ha recentemente affermato di aver sempre visto la causa civile come una questione di principio, più che come un’opportunità per ottenere risarcimenti economici. Tuttavia, nel tempo, ha percepito un cambiamento di direzione verso obiettivi di natura economica, che si discostavano dalla sua visione iniziale. Il suo tentativo di inserire un emendamento per garantire risarcimenti non è stato portato avanti, ma il caso ha sollevato dubbi e controversie sul modo in cui la questione è stata gestita dal punto di vista politico e legale.

 

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