In genere è lui ad essere nel mirino delle critiche e le polemiche di tutti i tipi contro Bruno Vespa e il suo Porta a porta negli anni si sono moltiplicate. Ma questa volta è il giornalista e conduttore ad alzare il dito e scatenare le accuse contro la stessa tv pubblica per difendere il suo longevo talk nato nel 1996, indiscusso protagonista della politica e della cronaca su Rai1.
Porta a Porta esclusa dalle celebrazioni, Vespa se ne va
”Ieri sera al Palazzo dei congressi – ha detto stamattina – ho abbandonato la celebrazione dei 100 anni della radio e dei 70 della televisione indignato per il trattamento riservato a Porta a porta. Accanto al doveroso omaggio a monumenti dell’informazione televisiva – ha aggiunto – come il Tv7 di Sergio Zavoli e il Quark di Piero Angela, sono stati ricordati giustamente tra gli altri programmi Mixer di Giovanni Minoli e Chi l’ha visto dalla compianta Donatella Raffai all’attuale conduttrice Federica Sciarelli.
Non una parola, né una immagine sui 30 anni di Porta a porta. Cambiano le stagioni, ma l’anima profonda della Rai resta sempre dalla stessa parte”. Interviene ad esprimere il suo rammarico la deputata di Italia Viva Maria Elena Boschi, vicepresidente della commissione di vigilanza Rai.
“Bruno Vespa – dice – con Porta a Porta ha scandito la storia politica e sociale dell’Italia, entrando nei Palazzi e nelle case degli italiani. È un errore per la Rai, che ha accompagnato, e spesso guidato, la crescita culturale del Paese, cancellare una storia di 30 anni. Uno dei fiori all’occhiello dell’azienda”.
Ma le celebrazioni non finiscono qui e il presidente della Camera Lorenzo Fontana ha annunciato che per il centesimo anniversario della Radio Rai, l’11 ottobre, alle 11, nell’Aula di Montecitorio, la Camera celebrerà l’anniversario in un evento dal titolo “Rai: una grande storia italiana”. In conduzione ci sarà proprio Bruno Vespa. Ieri sera invece a condurre al Palazzo dei Congressi c’era Carlo Conti, e il programma andrà in onda stasera nel giorno dell’anniversario.
Tra gli interventi della serata quello del neo-amministratore delegato, Giampaolo Rossi, che ha ricordato che “il 2024 è un anno molto particolare, come una sorta di miscela alchemica in cui si combinano tante ricorrenze insieme”.
E’ stato anche presentato un francobollo dedicato alla ricorrenza poi via alla musica: l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai – diretta dal maestro Steven Mercurio – si è esibita in un concerto dedicato alle sigle storiche dei programmi. Dalla sigla dell’inizio trasmissioni Rai tratta dal Guglielmo Tell di Rossini fino a quelle di Carosello, 90/o minuto, Canzonissima passando anche per Sandokan, Pinocchio e Cacao Meravigliao. Ma la sigla di Porta a porta, ovvero Gone with the Wind di Max Steiner, il celebre motivo di Via col vento, non c’era.
La Rai: “La scaletta decisa dall’orchestra”
”La scaletta musicale proposta in occasione della serata evento per i 100 anni del Servizio Pubblico è stata decisa e programmata dai responsabili artistici dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai sulle partiture delle sigle relative ai medley eseguiti e ai brani classici scelti”, dice stasera la Rai commentando l’esclusione di Porta a porta.
”La scelta artistica della OSN si è ovviamente indirizzata, nel limitato tempo a disposizione, verso arrangiamenti e partiture esenti da diritti o composte appositamente per Rai e delle quali Rai detiene i diritti. A corredo delle scelte musicali presentate ieri nella bellissima esibizione della OSN della Rai sono state proiettate le immagini dei programmi interessati dall’esecuzione musicale”.