Lo Ius Italiae presentato ufficialmente da Antonio Tajani irrompe sulla scena politica alimentando una violenta bagarre nel centrodestra, con i militanti della Lega che a Pontida attaccano il ministro con striscioni e cori dove viene definito “scafista” e mandato a quel paese.
A Pontida i vaffa a Tajani “scafista”, Salvini si scusa
Ore di alta tensione in maggioranza, dunque, dove già le polemiche sulla manovra stanno segnando una frattura sempre più evidente tra Lega e Forza Italia. Matteo Salvini interviene direttamente dal pratone scusandosi per l’accaduto ma a cambiare la linea non ci pensa per nulla. “La legge sulla cittadinanza va bene così e non è una priorità”.
Sul palco di Pontida va in scena una staffetta tra il ministro del Tesoro Giancarlo Giorgetti e il vicepremier Matteo Salvini. Il primo interviene per chiarire che i “sacrifici”, al centro della disputa negli ultimi giorni, il governo potrebbe chiederli “a chi ha più possibilità”.
E non a “negozianti o operai”. In seconda battuta, arriva la bordata del leader leghista. “Se qualcuno deve pagare qualcosa in più, paghino i banchieri e non gli operai”, taglia corto Salvini. Dichiarazione che tiene alto lo scontro con il vicepremier Antonio Tajani.
Giorgetti frainteso sui sacrifici
“Le tasse dobbiamo abbassarle”, ribadisce il leader di FI, sottolineando la contrarietà a qualsiasi tipo di nuova tassazione. E rilanciando invece sulle privatizzazioni e sulla tassa ai giganti del web. Così, da una sponda all’altra della maggioranza, emergono i nodi al vaglio del Mef in vista della prossima legge di bilancio.
Il tema più caldo, come conferma il chiarimento del titolare di via XX settembre, resta quello dell’eventuale contributo da chiedere a banche, assicurazioni e imprese. Giorgetti parla per quattro minuti a Pontida, e solo per puntellare le sue parole a Bloomberg. Che in ambienti a lui vicini si ritiene siano state travisate, con alcuni tagli sul ragionamento relativo ai sacrifici.