Il vortice polare quest’anno è particolarmente debole, uno scenario che non si vedeva da oltre 40 anni. Il vortice polare è una vasta area di bassa pressione che ruota sopra il Polo Nord e ha un’influenza diretta sulle condizioni meteorologiche in Europa durante l’inverno. Un vortice forte è associato a temperature più miti e scarse precipitazioni, mentre un vortice debole porta freddo intenso ed eventi meteo estremi.
Attualmente, il vortice è il più debole dal 1981, e questo potrebbe preludere a un inverno molto rigido, simile a quello che interessò l’Europa nel 1981, con temperature che nel Regno Unito scesero fino a -25°C e pesanti nevicate anche in Italia.
Cos’è il vortice polare?
Il vortice polare è un fenomeno meteorologico che si sviluppa al di sopra del Polo Nord (e in parte anche del Polo Sud, ma senza effetti sul meteo europeo). Si tratta di una struttura ciclonica che ruota in senso antiorario e delimita l’area delle correnti a getto polari. Questo vortice si rafforza in autunno e tende a indebolirsi alla fine dell’inverno. Si divide in due componenti: una porzione stratosferica (che si trova tra i 15 e i 50 chilometri di quota e influenza le condizioni meteo di lungo periodo) e una porzione troposferica (che ha effetti più immediati sul clima).
Un vortice polare forte trattiene l’aria fredda nelle regioni artiche, mantenendo temperature relativamente miti in Europa. Al contrario, un vortice debole permette alle masse di aria gelida di spostarsi verso sud, portando un brusco calo delle temperature in Europa, comprese le regioni del Centro e Sud Italia.
La situazione attuale
Attualmente, il vortice polare è debole, instabile e sbilanciato verso la Siberia. Sebbene sia ancora ottobre, la mancanza di grandi masse di aria fredda non sta ancora influenzando pesantemente il clima europeo. Tuttavia, se il vortice dovesse rimanere debole nei prossimi mesi, l’inverno potrebbe riservare ondate di freddo eccezionali, con conseguenze simili a quelle osservate nell’inverno del 1981.
Incertezza climatica e previsioni
Nonostante l’attuale debolezza del vortice polare, prevedere l’evoluzione del clima è sempre complesso a causa dell’influenza di fenomeni globali come El Niño e i cambiamenti climatici. Giulio Betti, climatologo del CNR, spiega che negli ultimi anni il vortice polare tende spesso a essere debole, mentre la fascia tropicale risulta più forte ed estesa. Questo potrebbe portare a inverni miti, alternati a brevi e intense ondate di freddo piuttosto che a lunghi periodi di gelo. In conclusione, se il vortice polare continuerà a indebolirsi, potremmo assistere a un inverno freddo e instabile, con possibili eventi meteo estremi.