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Donne di’Impresa: Maddalena Pelucchini, come usare l’IA nella moda restando interconnessi con la realtà  

Donne di’Impresa: Maddalena Pelucchini, benvenuta l’IA, ma usata come il sale, rimaniamo interconnessi con la realtà  e non solo quella virtuale. 

Non ama parlare troppo di sé Maddalena Pelucchini, ma dopo aver concluso con successo gli studi alla Marangoni, (Università della Moda) con un corso di Fashion Business a pieni voti ne ha fatta di strada …

Aveva vinto un concorso per entrare a far parte di Ferragamo, ma poi ha preferito mettersi in proprio e dare così vita alla sua azienda “Voga”. Prima un negozio, poi due, oggi una gran bella maison di alta moda nel cuore di Arezzo.

Quarantadue anni, due figli e un marito. Con Fiamma, 6 anni, Antonia, 13 anni e suo marito – dice – siamo una famiglia dove regna la più assoluta cooperazione. “Nel 2009 è nata l’azienda e posso contare sull’aiuto di mio marito come padre dei nostri figli e come compagno di vita. I suoi negozi sono famosi per un mix moderno e contemporaneo tra brand di super lusso e nuovi marchi emergenti. Forse non a caso il negozio lo ha chiamato “Voga” prevedendo di essere – appunto – sempre in voga!”.

Donne, Voga e AI

Intelligenza artificiale per le donne
Donne di’Impresa: Maddalena Pelucchini, come usare l’IA nella moda restando interconnessi con la realtà  – Blitzquotidiano.it (foto Ansa)

Quando le chiediamo dei suoi articoli così particolari, ma anche così costosi, risponde stupita che non è  super lusso il suo, perché con un click on line tutti possono comprare tutto ed in effetti – forse – è proprio così. La differenza – ci dice Maddalena – la fa il rapporto che si crea con il cliente.

Certamente on line non puoi godere degli stessi consigli e del supporto che lei ama dare anche e soprattutto personalmente per creare il guardaroba e lo stile  adatto ad ogni cliente. Questo è il suo vero divertimento: creare uno stile adatto ad ogni singola persona che si trova di fronte. È una questione di “connessione” con le persone che si ha davanti a sé – dice – se spendi qualcosa in più devi poterti godere il guardaroba con degli abiti che si ritrovano nel tempo, intercambiandoli e creando un proprio inimitabile ed esclusivo stile.

Per conoscerla meglio e di più le abbiamo chiesto:

La rivoluzione tecnologica e sociale dell’Intelligenza Artificiale sta coinvolgendo molte aziende come la sua. Quali programmi futuri prevede “Voga” per usufruire di questi servizi? 

Indubbiamente l’AI rappresenta una grande opportunità per tutti i settori, tra cui la moda. I brand hanno già iniziato a sfruttarne i benefici per analizzare ancor meglio i trend e captare le preferenze dei clienti finali portando quindi ad una produzione più sostenibile con minori sprechi.

Campagne pubblicitarie

Oppure per creare campagne pubblicitarie iconiche come nel recente caso di Jacquemus dove le borse Bambino hanno “invaso” le città più importanti trasformandosi in tram a Milano, in barca gialla sul Lago di Como incantando il pubblico social in dubbio se fosse realtà o finzione.

Nel caso del mio store certamente l’AI sarà una risorsa importante di cui tener conto per interpretare meglio le tendenze e quindi migliorare il buying, per creare contenuti social strabilianti, uno strumento però da bilanciare per ottenere il giusto equilibrio, senza mai farsi sopraffare  e non dimenticare che il gusto, la sensibilità personale hanno tratti unici che ci contraddistinguono e sono insostituibili.

Come mai ha intrapreso il cammino del PRET A PORTER in un momento in cui sembrerebbe che il “casual” la faccia da padrone? Per passione? Vocazione? O intuito? 

Negli ultimi anni i cambiamenti nel mondo della moda sono velocissimi, dal 2009 ad oggi abbiamo avuto modo di vedere come non esista più un unico trend da seguire, non esista più un’unica cosa che va di moda, ciò derivante da una sempre più ampia proposta di stilisti per riuscire ad accontentare una più ampia fascia di mercato.

Il segreto è riuscire a trovare un giusto mix di proposta con capi di designer più importanti ma estremamente puliti e quindi timeless e capi di designer più contemporanei che rinfreschino il guardaroba quotidiano e ti facciano sentire “in voga”.

Non esiste più il concetto secondo cui il cliente si adegua al brand pur di acquistare un pezzo iconico, ma in base al proprio gusto, alle proprie esigenze aiutiamo il cliente a scegliere i capi giusti per creare il suo stile unico.

Arezzo è una piccola città con vocazione al lusso e al bello. Come fa “Voga” a distinguersi e mantenere una clientela così importante, come non tutti possono vantare? 

Arezzo è una città che vanta una clientela estremamente sensibile , attenta, e prontissima ad accogliere tutti i nuovi designer e trend che proponiamo.

Le nostre clienti sanno che da noi trovano sempre nuovi marchi emergenti internazionali per rinnovare il loro guardaroba , si fidano dei nostri consigli perché tengono sempre conto della loro personalità e mirano a creare per ognuna outfit esclusivi .E’ per questo che ormai da anni clienti da tutto il mondo tornano da noi per aggiornare il loro guardaroba

Come vede di futuro di “Voga”? Un franchising del lusso, con un avatar pronto a ricevere all’ingresso i clienti  con un caffè o con un fiore?

Oh no nessun avatar in negozio, i nostri clienti avranno sempre l’insostituibile  calore umano ad accoglierle!! Nell’ultimo anno abbiamo ampliato il nostro store con l’ampliamento del piano superiore trasformando un appartamento in uno spazio retail.

In futuro ci piacerebbe continuare e implementare la collaborazione con una galleria di arte contemporanea “ Lis10”, iniziata un paio di anni fa; moda e arte sono sempre state molto connesse, è estremamente stimolante esplorare nuovi campi e collaborazioni.

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