Nei giorni scorsi sulla televisione pubblica spagnola RTVE è andato in onda un documentario intitolato “Colón ADN, su verdadero origen”, che ha indagato sulle origini di Cristoforo Colombo. Per noi italiani, per i nostri manuali di storia e per il nostro retaggio culturale, non c’è dubbio: Cristoforo Colombo era italiano. Anzi, per la precisione, genovese.
All’epoca, infatti, l’Italia come nazione non esisteva ancora; era solo una vaga idea geografica e culturale. Per loro, per gli spagnoli, invece, la questione non è così semplice. Per gli spagnoli, infatti, ci sono due possibilità: Cristóbal Colón, come lo chiamano loro, o era genovese, ma comunque spagnolo avendo vissuto sempre in Spagna, oppure, come suggerisce il documentario, era spagnolo a tutti gli effetti, nato e cresciuto in Spagna.
La teoria del documentario
“Colón ADN” racconta il lavoro di José Antonio Lorente, un professore di medicina legale dell’Università di Granada, che da anni conduce studi sulle origini dell’esploratore.
Lorente iniziò i suoi studi nel 2001, ma li sospese nel 2005 a causa delle tecnologie scarse dell’epoca. Nel 2020, però, lo studio è ripreso con una serie di test del DNA sui resti di Colombo, o Colón, se si preferisce. Per prima cosa, le ricerche hanno stabilito che i resti di Colombo conservati nella cattedrale di Siviglia sono effettivamente i suoi. E non è un dettaglio da poco, visto che i suoi resti sono stati trasportati qui e là in varie parti del globo: Colombo, infatti, fu sepolto per sua volontà sull’isola di Hispaniola, poi i suoi resti furono trasferiti a Cuba e infine in Spagna nel 1898.
Successivamente, si è cercato di capire, attraverso il DNA dell’esploratore, le sue origini. E qui emerge il problema.
Secondo Lorente, infatti, Colombo era di origine ebraica e nacque in un Paese del Mediterraneo occidentale. Partendo da questa premessa, lo studioso, forse spingendosi un po’ tanto oltre, afferma che, dato che in Spagna vivevano oltre 200mila ebrei all’epoca, mentre in Italia ce n’erano soltanto tra i 10mila ei 15mila, è più probabile che Colombo fosse spagnolo e non genovese.
Lorente aggiunge inoltre che nelle sue lettere Colombo scrisse sempre in spagnolo, senza mai utilizzare l’italiano dell’epoca.
“Il DNA indica che l’origine di Cristoforo Colombo risiede nel Mediterraneo occidentale”, dice lo studioso. “Se non c’erano ebrei a Genova nel XV secolo, la probabilità che fosse originaria di lì è minima. Non c’era nemmeno una grande presenza ebraica nel resto della penisola italiana, il che rende questa teoria (la teoria dell’italianità di Cristoforo Colombo, ndr) molto incerta”.