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La vicenda dei volantini lanciati dalla Corea del Sud che mostrano la ricchezza dei vertici del regime del Nord

Kim Yo-jong, la potente sorella del leader nordcoreano Kim Jong-un, ha affermato di avere “prove evidenti” del coinvolgimento dei militari sudcoreani sul presunto caso dei droni che Seul avrebbe lanciato a ottobre per tre volte a Pyongyang, carichi di materiale della propaganda anti-regime. E’ quanto riferisce l’agenzia statale Kcna. Secondo Kim Yo-jong il Sud “pagherà a caro prezzo per le sue incursioni”.

I volantini lanciati dalla Corea del Sud
La vicenda dei volantini lanciati dalla Corea del Sud che mostrano la ricchezza dei vertici del regime del Nord (foto Ansa) – Blitz Quotidiano

I volantini lanciati dalla Corea del Sud che mostrano la ricchezza dei vertici della Corea del Nord

Se il popolo nordcoreano tira la cinghia a causa della cronica crisi economica, e soprattutto alimentare, i vertici del Paese, a partire dalla famiglia Kim, godono di un benessere e di un lusso ben oltre le attese. I volantini degli attivisti del Sud, arrivati non solo nelle aree di frontiera ma addirittura a Pyongyang, secondo le accuse della potente sorella del leader Kim Yo-jong, tracciano un quadro insidioso dell’opulenza in cui vive Kim Jong-un.

I volantini incriminati, infatti, mostrano il supremo leader con al polso un orologio di lusso, rigorosamente svizzero: un IWC Schaffhausen da 13.400 dollari. Anche la figlia preferita Ju-ae è nel mirino per il suo giaccone di pelle di Dior del valore di alcune migliaia di dollari, già rilevato dall’intelligence di Seul insieme alle borse di pregio ostentate da Kim Yo-jong e dalla ministra degli Esteri Choe Son-hui al vertice di settembre 2023 in Russia tra il leader supremo e il capo del Cremlino, Vladimir Putin.

Gli autori del volantino, in gran parte nordcoreani rifugiatisi al Sud, hanno anche tradotto i beni di lusso incriminati in chili di riso e grano equivalenti, in base ai magri salari nordcoreani. Insomma, un potenziale duro colpo alla fede assoluta nei confronti del maresciallo. Senza contare i dollari Usa e le chiavette Usb piene di canzoni dell’irresistibile K-pop e delle ricercatissime – a dispetto del rischio della pena di morte – soap opera sudcoreane. Tracciano un mondo a colori in contrasto con il grigiore della vita quotidiana dello Stato eremita.

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