Weekend dolce-amaro per il governo Meloni: superato il test del rating, bocciati i centri in Albania. L’agenzia di New York S&P Global (10 mila dipendenti, fra le prime tre agenzie del mondo) ha promosso il quadro economico italiano; stesso giudizio positivo espresso dall’agenzia Fitch; il tribunale di Roma non ha convalidato i provvedimenti di trattenimento nei confronti dei 12 migranti del Cpr italiano di Gjader ordinando “che i clandestini tornino subito in Italia perché i loro Stati di provenienza non sono sicuri”. Immediata l’ira della premier :”Così nessuno potrà più essere rimpatriato”.
Morale: è scontro governo-toghe. Duello che non promette niente di buono. Lo scenario politico è già in forte fibrillazione. Se a questo scontro poi si somma il processo di Palermo a Salvini – Lega in piazza, Ong in festa – è facile prevedere turbolenze in tutto il Paese. Domanda inevitabile: ma chi vuole la tempesta? L’impressione è che qualche nano malefico scherzi col fuoco. L’alchimia agrodolce di queste ultime ore può produrre una china molto pericolosa. Certe vicende si sa come cominciano, non come finiscono. Parliamone.
Superato l’esame di due agenzie di rating
I primi due giudizi firmati da due autorevoli agenzie di rating (Standard&Poor’s e Fitch) arrivati la sera del 18 ottobre, non erano francamente del tutto inattesi. I mercati di questi ultimi mesi lasciavano spazio a buone sensazioni. A questi due primi verdetti seguiranno le risposte della Agenzia canadese DBRS (25 ottobre) e della Agenzia statunitense Moody’s (22 novembre). I primi due giudizi dicono che “le prospettive sino rosee”, che “il quadro economico è migliorato”, che “il Fisco è più credibile”.
Certo, la Manovra è un cantiere aperto anche dopo il varo del Consiglio dei ministri. Per il testo definitivo bisognerà attendere ancora qualche giorno. Ma intanto il ministro della Economia Giorgetti può esultare: la “Finanziaria per tanti, va nel segno della crescita”. L’abbattimento dello spread è in effetti un ottimo segnale. Vuol dire che pagheremo meno interessi. Sarà.
La bocciatura dei giudici
E questa è l’altra faccia della medaglia. La faccia buia. Il Tribunale civile di Roma si è basato su una recente sentenza della Corte di Giustizia Europea,ed ha preso il provvedimento di riportare in Italia i 12 stranieri trasferiti in Albania nei giorni scorsi. L’ira del governo è stata immediata. Meloni ha parlato che “ parte delle istituzioni sono contro”, Piantedosi ha promesso che farà ricorso e,se sarà il caso,ricorrerà fino alla Cassazione.
Le opposizioni sono già sulle barricate: hanno chiesto alla UE la procedura di infrazione. La segretaria del Pd Elly Schlein:” C’è un danno erariale, ora smontate tutto e chiedete scusa. Il governo se la deve prendere solo con se stesso, da tante parti si era fatto notare che la costruzione dell’impianto di questo accordo era in contrasto con le leggi.
Un atteggiamento arrogante”. Sarcastico Conte:” Meloni, dacci oggi il nostro complotto quotidiano. Quello in Albania e un semplice spot sull’immigrazione che sta producendo un gioco dell’oca”. Fratoianni parla di figuraccia e chiede le dimissioni. Prevedibile una escalation di velenose polemiche.