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Gaza, guerra psicologica: l’esercito israeliano deve smentire tre volte la liberazione degli ostaggi

Per tutta la giornata si sono rincorse voci sulla presunta liberazione di ostaggi, numerosi account su X e Telegram, anche da Gaza davano questa informazione. Facendo anche riferimento ad alcuni elicotteri militari che da ieri sera sono atterrati in due ospedali di Tel Aviv e che usualmente trasportano soldati feriti. Il portavoce dell’Idf Daniel Hagari ha smentito per tre volte durante la giornata chiarendo che non c’è nulla di vero.

Idf smentisce tre volte la liberazione degli ostaggi

“Nelle ultime ore si sono diffuse voci sul salvataggio di ostaggi che non corrispondono al vero. Ascoltate solo gli annunci delle autorità ufficiali ed evitate di diffondere false voci che danneggino e feriscono le famiglie dei rapiti. Nessun israeliano detenuto a Gaza è stato rilasciato”, ha scritto su X.

tendopoli rifugiati a gaza
Gaza, guerra psicologica: l’esercito israeliano deve smentire tre volte la liberazione degli ostaggi (foto Ansa-Blitzquotidiano)

Intanto Shira Elbag, la cui figlia (una soldatessa osservatrice ventenne prigioniera a Gaza dal 7 ottobre) è stata menzionata nel fake diffuso sui social, ha riferito ai media locali la sua angoscia.

“Ieri verso le 23,00 un’ondata di persone ha iniziato a ricevere ogni sorta di messaggi sul salvataggio dei rapiti, dicevano che stava succedendo qualcosa a Jabaliya e Rafah. Non abbiamo dormito tutta la notte. Abbiamo tutti preso dei sedativi per provare almeno a respirare. I nomi erano specifici, ma d’altra parte questi sono i nomi delle famiglie che risaltano sui media. Abbiamo pensato che forse era qualche bot iraniano”, ha raccontato Elbag.

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