L’ipertensione arteriosa non è una malattia ma una condizione alterata che riguarda la circolazione del sangue all’interno delle arterie, il flusso sanguigno pompato dal cuore ha una maggiore pressione.
A soffrire di pressione alta è circa un terzo della popolazione, che ha quindi maggiore possibilità di rischio di sviluppare delle patologie cardiovascolari correlate come ad esempio infarto o ictus. Ecco perché è importante sapere come trattare al meglio l’ipertensione, a cominciare dal conoscerne i sintomi.
Di seguito approfondiamo questo argomento.
Quali sono i sintomi dell’ipertensione arteriosa
Per capire se si ha la pressione alta bisogna controllarla con una certa costanza, appuntando i valori per capire l’andamento del flusso sanguigno nel corpo. Avremo quindi ipertensione sistolica quando solo la pressione massima è più alta del valore di riferimento mentre in quella diastolica sono alterati i valori della pressione minima. Quando entrambi i valori sono più alti della norma si definisce ipertensione sisto-diastolica.
Al proposito riportiamo i valori normali della pressione arteriosa per la popolazione adulta che sono compresi tra i 140/85 mmHg.
Purtroppo i sintomi della pressione alta non sono sempre chiari, anzi in molti casi non ci sono proprio perché il corpo si abitua alla maggiore pressione del sangue nelle arterie e non dà segnali, di conseguenza non sempre si riesce individuarla se non controllandola con lo sfigmomanometro.
Per dare comunque un’idea dei possibili sintomi e sensazioni che si possono avere in caso di ipertensione va detto che può manifestarsi con mal di testa, specie al mattino, stordimento e vertigini, acufeni e tinniti (ronzio nelle orecchie), alterazioni della vista (black out o puntini luminosi davanti agli occhi), epistassi (perdita di sangue dal naso).
Le cause dell’ipertensione possono essere diverse, anche non precise, dovute ad esempio ad alterazioni del sistema nervoso autonomo o a malattie che vanno a influire sui valori pressori. Oltre all’uso o abuso di sostanze come cocaina e anfetamine, farmaci come la pillola anticoncezionale, il cortisone, gli spray nasale, o alimenti come la liquirizia.
Il sovrappeso, il diabete, l’età, il consumo di alcol e il fumo possono essere dei fattori di rischio così come la famigliarità, l’età avanzata, lo stress. Anche una dieta ricca di sale e povera di potassio può causare, nei soggetti predisposti, la manifestazione della pressione alta.
Cosa fare
Cosa fare per ridurre il rischio? Di sicuro adottare stili di vita sani e fare esercizio fisico. Oltre a nutrirsi in maniera corretta, preferendo i cibi che abbassano la pressione. Ricordate però che è importante normalizzare la pressione e non solo abbassarla, una valutazione della possibile terapia farmacologica da parte di un medico specialista è dunque consigliata.