La Russia di Putin annuncia di aver effettuato nuove esercitazioni militari, e afferma di aver lanciato tutta una serie di missili balistici e da crociera: dalla terra, dal cielo e dal mare.
Putin simula un attacco nucleare
L’obiettivo? Simulare “un massiccio attacco nucleare” in risposta “a un attacco nucleare nemico”, dichiara il ministro della Difesa Andrei Belousov rivolgendosi davanti alle telecamere a Vladimir Putin, che ha supervisionato le manovre.
L’annuncio arriva in un momento di grande tensione. Proprio mentre Kiev, Seul e Washington denunciano l’invio da parte del regime nordcoreano di migliaia di soldati al fianco delle truppe del Cremlino. Ma anche mentre l’Ucraina continua a premere sui Paesi occidentali affinché le consentano di colpire in territorio russo con le armi a lungo raggio che le hanno fornito.
E mentre il segretario del Consiglio di sicurezza ucraino Oleksandr Lytvynenko afferma che Kiev intende portare sotto le armi altre “160.000 persone”: nell’arco di tre mesi, sostiene una fonte interpellata dall’Afp.
Il lancio di una serie di missili balistici
Improbabile che sia una coincidenza. Putin ha dichiarato che vede l’eventuale uso di armi nucleari come una “misura estrema” ed “eccezionale” e che Mosca non intende “essere coinvolta in una corsa agli armamenti”. Ma ha anche affermato che, “date le crescenti tensioni geopolitiche […] è importante avere forze strategiche avanzate e costantemente pronte al combattimento”.
Mosca sostiene di aver lanciato un missile balistico intercontinentale Yars facendolo volare per migliaia di chilometri: dal cosmodromo di Plesetsk, in Russia nord-occidentale, fino a un poligono nella penisola di Kamchatka, nell’estremo oriente russo. Afferma che missili balistici siano stati sparati anche da due sottomarini e che i bombardieri Tupolev abbiano lanciato missili da crociera.
E ha anche pubblicato un presunto video delle esercitazioni. Dopo aver dato inizio all’invasione dell’Ucraina, due anni e otto mesi fa, la Russia ha più volte agitato il terribile spettro delle armi nucleari. Forse un modo per tentare dissuadere i Paesi occidentali dal rafforzare il loro sostegno militare all’Ucraina, affermano alcuni osservatori.