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Rubano la sedia a rotelle ad un’anziana disabile, l’appello della figlia: “Sono le gambe di mia mamma”

Nei giorni scorsi, a Meda, un comune in provincia di Monza e Brianza, una donna di 83 anni con disabilità è stata derubata della sua sedia a rotelle. Il furto è stato scoperto dalla figlia, che ha trovato il box dell’appartamento con la serratura forzata. Attualmente, le forze dell’ordine stanno indagando per risalire ai responsabili di questo gesto, che ha privato l’anziana del suo fondamentale ausilio per la mobilità.

La dinamica del furto

Stando a quanto riportato da MBNews, il furto della sedia a rotelle è avvenuto probabilmente durante la notte. La carrozzina, recentemente acquistata dalla famiglia, si trovava nel box non protetto da allarmi o telecamere di sorveglianza, facilitando quindi l’azione dei ladri. L’aspetto che stupisce i familiari è che i malviventi abbiano rubato solo la sedia a rotelle, lasciando intatti altri oggetti presenti nel box. La carrozzina era indispensabile per l’anziana, vista la sua impossibilità a muoversi autonomamente.

“Un gesto vergognoso”

La figlia della vittima ha condiviso pubblicamente la sua indignazione per l’accaduto. Ha dichiarato a MBNews: “Sono senza parole per la rabbia e la delusione. Oltre al valore economico della carrozzina, c’è un problema etico: quella sedia a rotelle sono le gambe di mia madre disabile. Se qualcuno ha visto qualcosa, prego di farsi avanti, anche se ho poche speranze”. Le sue parole mettono in evidenza l’impatto emotivo del furto su una famiglia già provata dalla situazione di disabilità.

un carabiniere scende dalla sua vettura
Rubano la sedia a rotelle ad un’anziana disabile, l’appello della figlia: “Sono le gambe di mia mamma” (foto ANSA) – Blitz quotidiano

Indagini in corso

I carabinieri della Stazione di Meda stanno lavorando per ricostruire i dettagli del furto e identificare i colpevoli. Dopo la denuncia presentata dalla figlia dell’anziana, le forze dell’ordine stanno verificando eventuali testimonianze o tracce utili per risolvere il caso. Tuttavia, la mancanza di un sistema di videosorveglianza e di un allarme nel box rende l’indagine più complessa. Questo furto, che priva una persona disabile della sua mobilità, rappresenta un gesto moralmente discutibile e ha suscitato grande indignazione tra i cittadini.

 

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