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Sinner, l’accusa è pesantissima: ecco cosa è successo

Per Jannik Sinner si avvicina l’appuntamento più atteso, intanto emerge una nuova accusa: ecco cosa è successo

Il conto alla rovescia è partito. Sette giorni ancora e per Jannik Sinner arriverà il momento più atteso di questo finale di stagione: le ATP finals.

Il numero uno al mondo affronterà gli altri sette migliori tennisti della stagione per confermare il dominio avuto nel 2024 e infrangere il tabù della vittoria sui campi italiani. Un successo desiderato, ma mai arrivato. Lo ha sfiorato lo scorso anno, raggiungendo la finale sempre a Torino, fermato poi da Djokovic. Ora però Sinner si presenta come il grande favorito per la vittoria finale, con Alcaraz a fare da rivale più accreditato.

Vincere significherebbe aumentare ulteriormente il già ricco montepremi incassato quest’anno, circa sedici milioni di euro che potrebbero arrivare anche a superare i venti in caso di percorso netto alle Finals. Un 2024 magico per Sinner, offuscato però dal caso doping che continua a tenere banco: il ricorso della Wada al Tas di Losanna deve ancora essere discusso e lo sarà non prima del prossimo anno. L’argomento però continua a richiamare giudizi e opinioni da parte di esperti e attuali ed ex colleghi. Giudizi che piovono sul capo di Sinner e che riguardano anche il suo modo di scendere in campo: l’accusa in questo caso è pesantissima.

Sinner, Kafelnikov attacca: “Unidimensionale”

A lanciare l’ultima accusa a Jannik Sinner è l’ex tennista Yevgeny Kafelnikov che in carriera è stato anche numero 1 al mondo oltre ad aver vinto un Roland Garros. Il russo non si è soffermato sul caso doping, ma ha attaccato il campione italiano sulle sue qualità in campo: “È unidimensionale – le sue parole – stupidamente progettato per colpire. È una versione modificata e più moderna di Hrbaty e Johansson“.

Kafelnikovic sorride mentre assiste ad un match
Sinner, Kafelnikov attacca: “Unidimensionale” (ANSA) – Blitzquotidiano.it

Parole che hanno provocato numerose reazioni, con tanti che hanno preso le difese di Sinner e del suo indubbio talento. Tra questi anche il giornalista Dario Puppo, telecronista di Eurosport, che sul proprio canale Youtube ha risposto in maniera piccata al russo e alla sua opinione su Sinner: “Hrbaty è una specie di primatista nelle vittorie contro i numeri uno, mentre Thomas Johansson non c’entra nulla con Sinner“. Quindi l’affondo contro Kafelnikov: “Per qualcuno se sei stato numero 1 al mondo puoi dire qualsiasi cosa. Non è così: una cazzata è una cazzata“.

Questo la netta replica di Puppo alle critiche che Kafelinikov ha rivolto a Sinner per il suo modo di giocare: un modo che, sarà anche ‘unidimensionale’, ma lo ha portato a vincere due Slam e prendersi il primo posto nel ranking.

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