Home > Notizia per Notizia > Economia > Bonus da 2.000 euro per l’occupazione garantita

Bonus da 2.000 euro per l’occupazione garantita

In Italia bisogna affrontare ancora molte sfide in termini di lavoro: l’occupazione non è garantita a nessuno.

Ogni tanto, però, vengono fuori degli accordi fra aziende, istituzioni e sindacati che riescono sul serio a migliorare la stabilità del lavoro. Il problema è che si tratta di casi ormai eccezionali… Troppe persone continuano a vivere in una situazione di precarietà totale. La disoccupazione e i contratti a termine sono problemi assai comuni, da Nord a Sud, e in ogni settore. il Governo potrebbe fare molto per migliorare le cose, ma non ha soldi per intervenire.

Intanto, però, arriva la firma su un accordo che migliorerà le condizioni di lavoro di tantissimi dipendenti e, secondo quanto messo nero su bianco, riuscirà anche a garantire più equilibrio tra vita lavorativa e privata. E non è tutto: con un bonus da 2.000 euro e la sicurezza garantita per l’occupazione, i dipendenti in questione  potranno contare anche su un supporto economico davvero significativo.

L’accordo prevede piena tenuta occupazionale per i prossimi tre anni. Ecco perché si parla di occupazione garantita. Il termine temporale di riferimento non è così ampio, è vero, ma per gli standard attuali tre anni di sicurezza rappresentano un lusso. Si parla poi di orari di lavoro stabiliti con regole più stringenti per garantire equilibrio tra vita privata e lavorativa.

È stato anche stabilito per ogni dipendente un bonus una tantum di 2.000 euro. 1.000 euro in contanti e 1.000 euro in welfare. Soldi per tutti i dipendenti, quindi, anche questi garantiti. Infine, si parla di assistenza sanitaria per altri quattro anni con gli stessi importi e parziali riconoscimenti economici nel contratto nazionale in relazione agli ad personam.

Occupazione garantita per tre anni, bonus e assistenza sanitaria: l’accordo premia i lavoratori

L’accordo sindacale che porta a questi vantaggi è stato firmato tra i sindacati Fabi, First CISL e Fisac CGIL e i rappresentanti di Euronext per i dipendenti di Borsa Italiana. “Si tratta di un risultato maturato in mesi di lavoro intenso, faticoso, che ha richiesto di prendere decisioni importanti e spesso difficili“, ha commentato Sergio Castoldi, delegato della Fabi a Piazza Affari.

Accordo a favore dei lavoratori che
Occupazione garantita per tre anni, bonus e assistenza sanitaria: l’accordo premia i lavoratori – blitzquotidiano.it

Ma un simile lavoro, anche se faticoso, ha portato a risultati tangibili. Di certo importante per il comparto. Di conseguenza le parto hanno già annunciato la revoca dello stato di agitazione. I dipendenti di Borsa Italiana, la principale borsa valori in Italia, con sede in Italia, sono stati in sciopero da fine giugno fino a metà luglio 2024.

Le cause? Innanzitutto lo spostamento del centro decisionale a Parigi: i dipendenti temevano che questa novità avrebbe marginalizzato Milano e comportato perdite di posti di lavoro. Poi lamentavano che la società richiedeva troppi straordinari, anche nel fine settimana e di notte, e aumenti salariali non rispettati.

Gestione cookie