Mentre più o meno tutti sono lì, sulla collina, col binocolo incollato sugli occhi a scrutare l’orizzonte per capire cosa accadrà negli Stati Uniti qui, nel recinto italico, si continua a discutere della manovra, dei migranti in Albania e delle alleanze politiche. Fuori dal coro l’onestà, pratica e spiccia, del senatore del Partito Democratico Andrea Crisanti che confessa: “In Aula capisco il 30% delle leggi che voto. Il resto è totalmente inaccessibile alla mente oppure è noia”. Benissimo.
Ecco le voci dal palazzo della politica:
“Sul concordato fiscale ne pensavo male già prima. Ma ora si può dire senza remore: questo governo legalizza l’evasione fiscale”. (Maurizio Landini, La Repubblica)
“Patrimoniale? Io penso assolutamente sì, continuo a pensare che non c’è ragione al mondo che possa impedire una soluzione di questo genere, faccio un esempio: in questo Paese ci sono poco più di 70 persone che hanno un patrimonio complessivo di oltre 300 miliardi, ora di fronte a dati che hanno questa dimensione e di fronte ad una forbice della diseguaglianza che è sempre più larga si può intervenire? C’è poco da fare, si deve intervenire specificamente sugli enormi patrimoni”. (Nicola Fratoianni, Sky Tg24)
“Sanità verso il ‘minimo storico’: serve una terapia d’urto, altro che armi”. (Giuseppe Conte)
“È una manovra corretta, equilibrata, che va nella direzione giusta, che per noi è quella fondata su principi di economia sociale di mercato, ma ci sono alcuni aspetti statalisti e dirigisti (e il Diavolo è nei dettagli, come si dice) che sono inaccettabili e rischiano di appannare l’immagine di un provvedimento che è nell’interesse delle imprese e delle famiglie”. (Antonio Tajani, QN)
“Il campo largo è diventato un concetto che ognuno interpreta a modo suo. Meglio parlare del campo dell’opposizione. Che ancora si deve stabilizzare. Ognuno tessa la sua tela, esprima le sue potenzialità, conquisti i suoi consensi. Lo faccia aggredendo l’enorme pozzo nero dell’astensionismo. Non i potenziali alleati”. (Goffredo Bettini, La Stampa)
“Tutti gli analisti sono concordi nel dire che se Italia Viva fosse stata accolta nel centrosinistra, sarebbe stata decisiva. Perché quel 2-3-4% è decisivo. Beppe Sala federatore? Leggo spesso dichiarazioni di dirigenti del Pd che spiegano a chi sta fuori dal Pd che cosa dovremmo fare noi. Suggerirei sommessamente a questi statisti in erba di preoccuparsi del proprio partito, non degli altri”. (Matteo Renzi, Avvenire)
“Quella di federatore è una bella definizione che piace molto ai media, io non mi sono mai proposto come federatore. Ma se vogliamo parlare un po’ più seriamente, credo che Renzi sia infederabile”. (Beppe Sala)
“M5s è partito progressista? Bisogna chiederlo a loro. Se non ti vuoi alleare con il Pd con chi ti allei? Se pensi di farcela da solo, credo che saranno gli elettori a non aspettare te. Ci sono differenze ma le differenze”. (Elly Schlein, Che tempo che fa)
“Questo non è il momento per un’alleanza strutturale con il Pd. Prima di ogni altra cosa, il Movimento deve ridarsi un’identità e una visione. Non riusciamo più a parlare agli esclusi, a tante persone in difficoltà, e allora dobbiamo essere più netti e radicali nelle proposte, darci nuove battaglie identitarie”. (Chiara Appendino, Il Fatto Quotidiano)
“Se un magistrato decidesse ancora di non convalidare il rimpatrio, saremmo di fronte a una nuova grave forzatura, tutta politica”. (Carlo Fidanza, La Repubblica)
“Gli immigrati irregolari devono essere rimpatriati. Ci stiamo lottando da anni, governi di destra, di sinistra e di centro, per rimpatriare gli irregolari. Dobbiamo fare in modo che questi signori vengano rimpatriati. Se non facciamo ognuno, in un senso nazionalistico e patriottico, questo lavoro, non raggiungeremo mai l’obiettivo”. (Roberto Vannacci)
“Le uscite come quella del Tribunale di Bologna che cita la Germania nazista sulla questione dei Paesi sicuri “mettono a repentaglio la fiducia dei cittadini nella magistratura”. (Massimiliano Fedriga, La Stampa)
“Per colpa di alcuni giudici comunisti che non applicano le leggi, il Paese insicuro ormai è l’Italia. Ma noi non ci arrendiamo!”. (Matteo Salvini)
“I centri per migranti in Albania sono costosi, disumani e contrari al diritto europeo. Nonostante questo il governo italiano continua ad andare avanti aprendo deliberatamente uno scontro con la magistratura e buttando a mare centinaia di milioni di euro dei cittadini italiani. Ci opporremo in tutti i modi a questo scempio”. (Riccardo Magi)
“Questo Governo dalla pandemia non ha imparato nulla visto che la sta definanziando e stanno investendo milioni di euro per un centro in Albania mentre ci sono quattro milioni e mezzo di persone che non riescono a curarsi”. (Michele Gubitosa)
“In Aula capisco il 30% delle leggi che voto. Il resto è totalmente inaccessibile alla mente oppure è noia”. (Andrea Crisanti, Il Fatto Quotidiano)