Sulla costa meridionale dell’Australia, le persone in spiaggia sono rimaste molto sorprese nel vedere una particolare specie di pinguino, tipica dell’Antartide, passeggiare indisturbato sulla sabbia.
Tra lo stupore dei presenti, il pinguino imperatore si aggirava per la spiaggia e in molti si sono chiesti cosa ci facesse lì. L’esemplare, infatti, deve aver viaggiato dall’Antartide fino alle coste australiane, una tratta record che stabilisce il viaggio più lungo mai registrato per questa specie.
Dall’Antartide all’Australia, il pinguino da record
L’Australia è il territorio tipico di diverse specie di animali, tra koala, canguri ed enormi coccodrilli marini. Certamente non è l’habitat ideale per il più alto e grande pinguino del mondo, quello imperatore. Questo esemplare, infatti, si trova esclusivamente in Antartide.
Quando un pinguino imperatore si è ritrovato sulla costa meridionale australiana, in molti sono rimasti estremamente sorpresi: “Era enorme, era molto più grande di un uccello marino e ci siamo chiesti, cos’è quella cosa che esce dall’acqua? E aveva una specie di coda che sporgeva come quella di un’anatra. Si è alzato in piedi tra le onde e si è avvicinato a noi, un pinguino imperatore, era alto circa un metro e non era affatto timido”, ha rivelato uno dei presenti.
Dopo questo strano e storico evento, gli esperti hanno ritenuto che il pinguino imperatore avesse viaggiato fino all’Australia partendo dalla sua terra natale, l’Antartide, che dista più di 5mila chilometri. Si tratta del viaggio più lungo mai registrato per questa specie. E non finisce qui: si tratta anche del punto più a nord in cui un pinguino imperatore sia mai stato avvistato in natura.
Il viaggio del pinguino imperatore
Come detto, il pinguino imperatore, stando ai dati di tracciabilità dell’esemplare, non si è mai spinto così a nord. La dottoressa Belinda Cannell, ricercatrice presso l’Università dell’Australia Occidentale, ha affermato: “Quelli monitorati non sono mai arrivati fin qui”.
La natura del suo viaggio non è ancora chiara, non si fa infatti come abbia fatto. La dottoressa, però, ha provato ad avanzare l’ipotesi che il pinguino abbia seguito la corrente: “Quello che tendono a fare è seguire determinate correnti dove troveranno diversi tipi di cibo. Forse quelle specifiche correnti tendono a spingersi più a nord, verso l’Australia, rispetto al normale”.
L’esemplare ora è accudito dal personale autorizzato, che dovrà decidere se farlo restare in Australia oppure riportarlo nel suo habitat naturale, l’Antartide.