Il 4 novembre scorso, Agata Margaret Spada, una giovane ventiduenne originaria di Lentini, in provincia di Siracusa, ha raggiunto Roma per sottoporsi a un intervento di rinoplastica. L’operazione, scelta per motivi estetici, era stata programmata in seguito a un annuncio pubblicitario che la ragazza aveva notato su TikTok. L’inserzione era di un chirurgo che operava in un ambulatorio di medicina estetica nella zona di Laurentina, vicino all’Eur, nella capitale. Purtroppo, però, l’intervento ha avuto esiti tragici: Agata è deceduta dopo tre giorni di sofferenza. Attualmente, l’ambulatorio è sotto sequestro per le indagini, e i Nas di Roma stanno verificando le cartelle cliniche per chiarire quanto accaduto.
L’incidente durante l’operazione
Le prime ipotesi indicano che la causa del decesso potrebbe essere legata a complicazioni connesse all’anestesia somministrata prima dell’operazione. Tuttavia, le indagini sono ancora in corso per verificare eventuali responsabilità da parte del medico che ha eseguito l’intervento e dello studio in cui ha avuto luogo l’operazione. La Procura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, e gli inquirenti stanno valutando se vi siano state negligenze. È ancora da chiarire quale tipo di anestesia sia stata utilizzata e se la giovane potesse avere una particolare sensibilità a una sostanza somministrata.
Le circostanze del ricovero e il decesso
Il giorno dell’intervento, Agata è arrivata a Roma accompagnata dal fidanzato. Subito dopo l’operazione, però, la giovane è uscita dall’ambulatorio in stato di incoscienza, richiedendo un trasferimento urgente all’ospedale Sant’Eugenio, dove le sue condizioni sono state immediatamente giudicate critiche. Agata è stata ricoverata in rianimazione, ma non si è mai ripresa. Dopo tre giorni di agonia, i medici sono stati costretti a dichiarare la sua morte cerebrale, e la ragazza è spirata il 7 novembre 2024.
La versione della famiglia e le indagini in corso
L’avvocato della famiglia Spada, Alessandro Vinci, ha dichiarato che Agata era in perfetta salute e non presentava patologie o problemi cronici che potessero rappresentare un rischio. La famiglia, scioccata e devastata dalla perdita, attende i risultati dell’autopsia per ottenere risposte definitive sulle cause del decesso. Sarà fondamentale capire se si sia trattato di una reazione allergica o di una sostanza inadatta per l’anestesia utilizzata. Gli inquirenti stanno inoltre accertando le competenze e le autorizzazioni dell’ambulatorio, che al momento resta sotto sequestro, e ascolteranno presto anche il fidanzato della giovane per ricostruire con precisione gli eventi.