Acquistato per soli 6 dollari e utilizzato per tenere ferma la porta di un capanno, un particolare busto di marmo, in realtà, potrebbe valere oltre 3 milioni. La storia di questo busto del Settecento, un’opera dello scultore Edmé Bouchardon, è davvero incredibile e affascinante, ricca di colpi di scena che talvolta solo il mondo dell’arte riesce a regalare.
La storia del busto di Bouchardon
Il “Busto di Bouchardon” raffigura il proprietario terriero e politico scozzese Sir John Gordon. Venne realizzato dallo scultore reale francese Edmé Bouchardon nel 1728. Per secoli quest’opera è rimasta nel castello di famiglia a Invergordon, una piccola cittadina nelle Highlands scozzesi.
Quando il castello fu venduto negli anni Venti, l’opera venne acquistata dal consiglio comunale nel 1930. Da qual momento, però, il busto fu non solo dimenticato ma gli venne riservato un destino davvero crudele, lontanissimo dalla meritata esposizione in qualche museo.
L’opera, infatti, venne utilizzata per tenere ferma la porta di un comunissimo capanno nel villaggio di Balintore, in Scozia. Nel 1998 fu identificata, messa in sicurezza e conservata in un deposito, in attesa di poterle riconoscere uno specifico valore.
La vendita del busto di Bouchardon
Rimasta in deposito per diversi anni, l’opera di Bouchardon finì al centro di diverse discussioni. C’era chi valutava l’idea di un’esposizione e chi invece quella di una possibile vendita. Sicuramente non c’era più pace per questo busto, che sembrava destinato, ancora una volta, a rimanere nell’ombra. Le cose, però, oggi sembrano essere cambiate.
Pare infatti che un compratore straniero abbia offerto oltre 3 milioni di dollari per l’opera, un prezzo che supera quasi del doppio il valore inizialmente stabilito. Ora non resta che valutarne l’offerta. Poi il busto verrà sottoposto a un procedimento legale per stabilire se un’opera di questo tipo può considerarsi tesoro nazionale oppure no. In caso di vendita, che rimane l’opzione più probabile e percorribile, il denaro raccolto sarà devoluto all’Invergordon Common Good Fund, che eroga sovvenzioni per progetti locali.