“Il taglio del cuneo fiscale? Il governo racconta bugie, perché non aggiunge un euro alle buste paga dei lavoratori sino a 35 mila euro. Il ‘Bonus Natale’ ampliato? Una risposta del tutto inadeguata, come i 30 centesimi al giorno in più dati alle pensioni che sono una vera elemosina. È il tentativo di depistare dalla realtà dei fatti”.
Intervistato dalla Stampa, il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini sottolinea come “il governo nella manovra anziché aumentare le entrate e rilanciare gli investimenti ha scelto di tagliare la spesa pubblica per i prossimi sette anni”. Il risultato, secondo Landini, “è che ora siamo in presenza di tagli alla sanità, alla scuola, ai servizi sociali ed ai comuni, mentre non aumentano i salari, col governo che tenta di imporre nel settore pubblico aumenti del 6% – prosegue – quando l’inflazione è stata del 17%. E poi continuano a fare i condoni e a tassare il lavoro dipendente e i pensionati, ovvero le due categorie che hanno versato al fisco 17 miliardi di Irpef in più nel 2024”.
Le parole sulla rivolta sociale
Landini la settimana scorsa ha usato termini come rivolta sociale e le sue parole hanno scatenato polemiche politiche. “Io penso che di fronte alle diseguaglianze che ci sono, e che sono aumentate, sia assolutamente necessario che ogni singola persona non si volti da un’altra parte – afferma -. E quindi, oltre a proclamare uno sciopero e a chiedere alle persone di aderirvi, secondo me c’è proprio bisogno che ci sia anche una reazione dei singoli a questo livello di ingiustizia”.