Per l’ex capitano della Roma si profila un’altra battaglia legale: manca ancora l’accordo, la battaglia è appena iniziata
La ‘sua’ Roma vive un momento complicato e prova a ricorrere alle cure di un vecchio amico: Claudio Ranieri. Un allenatore a cui Francesco Totti è molto legato, anche se non è il calcio ciò che preoccupa ultimamente l’ex capitano giallorosso.
Nonostante le voci, alimentate anche dall’ex pupone, su un possibile e clamoroso ritorno in campo, Totti deve fare i conti con diversi problemi nella sua vita personale. Il caso Jacobelli è ormai noto a tutti con il presunto flirt tra la giornalista sportiva e l’ex giocatore finito sulle pagine di tutti i giornali. Una indiscrezione che la donna ha in qualche modo confermato, ma che non ha intaccato, almeno pubblicamente, il rapporto tra Totti e la sua attuale compagna, Noemi Bocchi che hanno ricevuto anche il tapiro d’oro per la vicenda.
Ora però al centro dell’interesse dell’ex numero 10 giallorosso c’è la causa di separazione con l’ex moglie Ilary Blasi. Una vicenda giudiziaria che va avanti da due anni e che ora registra una novità importante.
Totti e la separazione con Ilary Blasi: due testimoni chiave
Nella recente udienza in Tribunale c’è stato un gesto di disgelo tra i due, con Totti e Blasi che si sono stretti la mano. Questo però non cancella la battaglia legale che è in atto e che, stando a quanto riferisce ‘Oggi’, tirerà in ballo ora anche due testimoni importanti.
È stato proprio Totti a chiamare a testimoniare Cristiano Iovino e Alessia Solidani. Il primo è il personal trainer con il quale, sostiene l’ex calciatore, la presentatrice avrebbe avuto un flirt quando la coppia non si era ancora separata. La Solidani, invece, è un’amica di Ilary Blasi e, sempre secondo la ricostruzione di Totti, avrebbe aiutato la showgirl e Iovino ad incontrarsi.
I due testimoni sono importanti nella definizione dell’assegno che Totti verserà alla Blasi per il mantenimento dei figli: i legali della donna avrebbero chiesto una cifra tra i 18 e i 20mila euro, motivandola con le spese per la gestione della villa dove vivono e con il calo di introiti, mentre gli avvocati dell’ex capitano della Roma vorrebbero un assegno più basso e puntano anche sul fatto che il primogenito Christian è ormai indipendente e non vive più nella villa romana.
La battaglia però è ancora lunga e un accordo tra le parti non è vicino: per una decisione definitiva se ne riparlerà tra un anno (autunno 2025), salvo non arrivi un’intesa che velocizzi tutta la pratica e porti a chiudere la vicenda in qualche mese.