Intervistato dal Corriere della Sera, il leader della Cgil Maurizio Landini sullo sciopero generale non cambia idea: “Rivolta sociale vuol dire non girarsi dall’altra parte”.
L’intervista al Corriere
“In questo Paese – dice Landini – il terrorismo rosso e nero è stato sconfitto dal movimento dei lavoratori, come il nazismo e il fascismo. Quindi non prendiamo lezioni da nessuno. Oggi chi sta fomentando la situazione è il governo e la sua logica autoritaria. Invece, quando le persone si rivoltano contro le ingiustizie e scendono in piazza nessuno dovrebbe averne paura perché conflitto e mediazione sociale sono il sale della democrazia”. Poi spiega: “Ho richiamato la rivolta sociale per dire alle singole persone di non voltarsi dall’altra parte rispetto alle diseguaglianze e mobilitarsi insieme”. Per Landini, “arriviamo allo sciopero generale dopo quello di metalmeccanici, chimici, scuola, trasporti locali e le manifestazioni di pubblico impiego, pensionati e studenti. E dopo una legge di Bilancio e un Piano strutturale che vincola il Paese a 7 anni di austerità”.