Posti auto in condominio, come funziona il regolamento: diritto, turnazioni e limiti, ecco come evitare problemi e dispute.
Diversi gli edifici e i complessi condominiali che condividono spazi comuni il cui uso è paritario per tutti i condomini. Il riferimento è al cortile, ma anche aree esterne annesse all’immobile come giardini, cortili e parcheggio il cui utilizzo, secondo quanto stabilito dalla Corte di Cassazione deve seguire il principio della parità di godimento tra tutti i condomini, citato dall’art. 1102 c.c.. Un uso comune che deve rispettare la destinazione originaria dello spazio.
Particolare interesse assumono le varie dispute condominiali legate all’assegnazione dei vari parcheggi. Non sempre infatti i posti auto sono sufficienti per tutti condomini e questo crea alcuni disagi tra gli inquilini dell’immobile. Tuttavia la destinazione deve essere stabilita dell’assemblea condominiale, che delibera secondo le maggioranze definite dalla legge. Di conseguenza l’assemblea non può assegnare il posto auto a determinati condomini per un tempo non definito. Un principio, quello della parità di godimento, che non può essere mai violato.
In tal modo il condomino non può acquisire l’uso esclusivo del parcheggio a svantaggio degli altri inquilini e non può diventarne proprietario per titolo di usucapione. In sintesi la legge prevede che l’uso dei parcheggi condominiale può avvenire su turnazione e rispettando alcune regole stabilite dalla legge, ma soprattutto dal regolamento condominiale. Ogni condomino dovrà attenersi a quanto deciso e non potrà contestare la delibera.
Parcheggio condominiale: le regole
In caso di insufficienza dei posti e nel rispetto del principi di uguaglianza l’assegnazione dei parcheggi può avvenire solo su turnazione, che è considerato il metodo più equo e meno contestabile dagli interessati. Può succedere che il parcheggio ad esclusivo uso dei condomini viene occupato da un terzo, esterno all’edificio: cosa succede in questi casi?
La sentenza n. 31700 del 20.07.2023 della Cassazione penale ha stabilito che in questi casi si tratta di reato. L’occupazione abusiva di un parcheggio condominiale è infatti perseguibile dalla legge, in quanto costituisce violazione di domicilio. La Corte identifica gli spazi comuni di condominio nella definizione di “privata dimora”.
La turnazione dei vari parcheggi sarà definita in sede di assemblea e dovrà essere periodica. Inoltre dovrà essere condivisa da tutti i condomini che hanno diritto al voto, anche da quelli che non dispongono di un veicolo. In assenza di una disciplina specifica occorre fare riferimento alle norme del codice civile e da quanto stabilito dalla Corte di Cassazione.